#Patti. Sequestrano e picchiano un coetaneo, arrestati 4 minorenni

Bulli Patti 19-3-2016 aSequestro di persona, porto d'oggetto atto ad offendere, tentata violenza privata, minaccia grave e lesioni aggravate nei confronti di un altro minorenne. Sono queste le accuse con le quali stamane gli agenti del Commissariato di Polizia di Patti, in esecuzione di un'ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale per i Minorenni su richiesta della Procura della Repubblica Andrea Pagano, hanno arrestato, trasferendoli in comunità alloggio, quattro ragazzini tra i 14 e i 17 anni.

Sono tutti residenti nel comprensorio di Patti e, come spiegano dalla Questura di Messina, sono “ritenuti responsabili dei delitti posti in essere in concorso tra loro e con le aggravanti di aver commesso il fatto in cinque e più persone contro un minore”. I fatti risalgono all'ottobre scorso quando, con una sconvolgente mancanza di scrupoli, in branco hanno bloccato un ragazzino di 16 anni in un vecchio sito industriale, tenendolo fermo per oltre un'ora per sottoporlo a una sorta di linciaggio collettivo per un presunto sgarbo, provocando diverse fratture al volto della vittima.

“E ciò avveniva -spiegano ancora dalla Questura- dinnanzi a un pubblico di spettatori costituito da altri giovani, appositamente chiamati dagli aggressori affinché assistessero al feroce e spietato evento, in un contesto di ostentata crudeltà, presumibilmente destinata a consacrare coralmente la pretesa primazia nel gruppo dei giovani criminali.

Bulli Patti 19-3-2016 bAlla scena ha assistito un giovane testimone, che qualche giorno dopo il fatto è stato avvicinato da uno degli aggressori e da questi minacciato di morte e aggredito con colpi al volto, per indurlo ad astenersi dal riferire alle Autorità quanto visto”.

Le indagini dei poliziotti del Commissariato di Patti hanno consentito di identificare velocemente e denunciare gli aggressori alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Messina, di individuare precisi elementi di responsabilità e la necessità di “imponenti esigenze cautelari da parte della Procura e del GIP presso il Tribunale di Messina, che hanno rispettivamente richiesto ed emesso l'ordinanza eseguita stamane”.

Carmelo Amato

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