#Partinico. Linea soft a Telejato, indagato per estorsione il paladino antimafia Pino Maniaci
Denaro e posti di lavoro chiesti e, a quanto pare, ottenuti dal sindaco di Partinico e da quello di Borgetto in cambio di una linea editoriale soft. Queste le accuse che hanno fatto finire sotto inchiesta Pino Maniaci, direttore di Telejato, un televisione di Partinico, in provincia di Palermo.
Stando a quanto scrive il quotidiano La Repubblica nell'edizione di Palermo, il paladino dell'antimafia locale sarebbe iscritto nel registro degli indagati della Procura con l'ipotesi di reato di estorsione.
Un'accusa sconcertante per Maniaci, che da anni denuncia dagli schermi di Telejato episodi criminali e di mafia.
Il giornalista, da anni sotto scorta per le numerose minacce e le violenze subite (lettere e telefonate intimidatorie, aggressioni, auto date a fuoco, fino all'uccisione brutale dei suoi due cani il 3 dicembre 2014) sarebbe stato intercettato per caso dai carabinieri e dalle conversazioni sarebbero emerse le richieste ai due sindaci, che pare abbiano già fatto delle ammissioni in tal senso.
Tra le tante inchieste di Telejato, quella sulla gestione dei beni confiscati alle cosche mafiose nella quale sono coinvolti l'ex presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo Silvana Saguto (che il CSM ha sospeso da mansioni e stipendio, altri tre magistrati e Gaetano Cappellano Seminara, l'amministratore giudiziario dei beni.