#Palermo. Schizzi d’autore, il primo album del Duo Surreale

 

Duo surreale (a sinistra Giuseppe La Grutta e a destra Alessio Arena (1) Sabato 12 settembre esce l'album Schizzi d'autore del Duo Surreale, ovvero l'Ammiraglio Alessio Arena (batteria, percussioni, kazoo, marranzano, voce, urla e produzioni seriali di basilico) e Pippo Cotoletta, all'anagrafe Giuseppe La Grutta (voce, chitarra acustica, basso elettrico, caramelle e marzapane).

Un disco logicamente e filosoficamente pazzo, capace di cambiare, innovare e portare avanti l'idea di cantautorato. E così, i due artisti, non ancora ventenni, hanno creato un nuovo genere: lo schizzopop

Nove tracce originali, scritte e musicate tutte da Alessio e Giuseppe, che uniscono la fantasia di Elio e le storie tese con la mimica di Cochi e Renato.

Copertina SCHIZZI D'AUTORE di il Duo Surreale“Lo schizzopop è un genere musicale di nostra invenzione che affonda le sue radici nella metafisica aristotelica e si sviluppa attraverso la continua ricerca di una catarsi che permetta la purificazione dello spirito dell'ascoltatore – dicono Alessio e Giuseppe. Le influenze sono chiare ed evidenti: si parte da Nietzsche fino ad arrivare al genio di Lucio Dalla, passando per Giorgio Gaber e Gabriele D'Annunzio, ammiccando ai Brutos e alle gemelle Kessler. È cantautorato? Sissignore. È forse musica leggera? Può darsi. Oltre ogni definizione e schema predefinito, lo schizzopop si offre al mondo in un'esplosione di colori e prelibatezze, ponendosi come unico obiettivo l'abnegazione di se stesso e l'affermazione di un nuovo edonismo”.

Il disco, interamente prodotto dal Duo Surreale, è stato registrato presso l'800A Records Studio di Fabio Rizzo e Francesco Vitaliti e vede la partecipazione dello stesso Rizzo o con Tony Landolina, Eddy Governale (Le Cozze) e Roberto Giammanco.

Schizzi d'autore sarà presentato live sabato 19 settembre alle 18 sempre da Rizzo manufacture records in via Ruggero Settimo, 74/i a Palermo e prossimamente all'Auditorium Rai di viale Strasburgo.

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Armando Montalto

Tra la metà dei Novanta e i primi Duemila ha cambiato città, paese e occupazione con la rapidità di un colibrì. Insomma, questo quarantenne messinese, dopo aver fatto consegne a Canal Street, parlato in nome della UE, letto Saramago, tirato sassi sul Canal Saint Martin e bevuto fiumi di birra ha deciso. Tornare a casa, mettere su famiglia e la testa a posto. Oggi si divide tra libri, mare e famiglia. Intanto, prova a scrivere e a raccontare Messina.

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