#Palermo. Catturato in Germania latitante condannato all’ergastolo
I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo hanno individuato in Germania e fatto arrestare dalla Polizia tedesca Giuseppe Vaiana (Castelvetrano, 1.12.1961). Quest'ultimo, nei cui confronti il GICO di Palermo ha condotto dagli scorsi giorni un'indagine particolarmente rapida finalizzata alla sua cattura in territorio tedesco, era latitante dall'11 maggio scorso, pochi giorni dopo la decisione assunta dalla Corte di Assise di Trapani (presieduta da Angelo Pellino), su proposta del sostituto procuratore Antonella Trainito, di condannarlo all'ergastolo insieme al fratello Michele Claudio (già in carcere), in relazione all'omicidio commesso il 24 agosto 1990 in un ovile di contrada Dionisio, a Campobello di Mazara (TP), quando furono uccisi Paolo Favara, 30 anni e Caterina Vaiana (sorella del latitante), 33 anni.
Il delitto, maturato in un contesto di degrado familiare, fu risolto dalla Procura della Repubblica di Marsala nel 2013 quando, anche grazie agli elementi forniti dalla figlia di Caterina Vaiana e dal figlio di Paolo Favara, le indagini dimostrarono che l'omicidio aveva avuto come movente il timore, da parte di Giuseppe Vaiana, di andare carcere per avere violentato anni prima la nipote, all'epoca dei fatti una bambina di sette anni. L'altro fratello sarebbe stato mosso dalla volontà di rientrare in possesso di 13 milioni di lire che aveva prestato alla sorella per l'acquisto del gregge che curava con l'altra vittima, Paolo Favara.
Sulla base degli elementi raccolti dalle Fiamme Gialle palermitane, che sono riuscite a individuare il latitante in Germania già pochi giorni dopo la sua condanna all'ergastolo, il presidente della Corte di Assise di Trapani Angelo Pellino ha emesso un mandato di arresto europeo, che tramite il canale di cooperazione internazionale è stato tempestivamente recapitato alle Autorità tedesche. Queste ultime, interessate anche da una rogatoria internazionale inoltrata dalla Procura della Repubblica di Marsala, hanno operavano con grande dinamismo e in stretta sinergia con il GICO palermitano. Il latitante, che sarà quanto prima messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria italiana, è stato catturato ieri pomeriggio a Ludwigshafen mentre si trovava in un internet-cafè intento a giocare con una slot machine. Le indagini sono state delegate alle Fiamme Gialle dal sostituto procuratore di Marsala Antonella Trainito, di concerto con la Procura della Repubblica di Palermo.