#Palermo. Individuata la madre della neonata abbandonata tra i rifiuti

DCFC0100.JPGHa una identità la madre che ha partorito una bambina e l'ha abbandonata nel cassonetto ieri mattina nella zona della circonvallazione di Palermo. V. P. ha poco più di 30 anni e altri tre figli. Residente in Friuli è di origini palermitane.

Si è presentata spontaneamente all'Ospedale Cervello, in stato confusionale. Ha raccontato di aver partorito da sola e di aver ritenuto che la neonata fosse morta. Da stamattina, la donna è ricoverata nel reparto di Ostetricia, piantonata dai carabinieri.

Intanto sarebbe stato rintracciato il marito, che dovrà fornire la propria versione dei fatti, come pure altri familiari. Indagini sono in corso per ricostruire tutta la dinamica della terribile tragedia.

La piccolina è morta per emorragie subito dopo il ricovero. Secondo i medici che l'hanno visitata, sarebbe nata da una gravidanza regolare. A trovarla un clochard che frugava in mezzo alla spazzatura. Era in un cassonetto, avvolta in un lenzuolo e poi chiusa in un borsone da palestra.

La corsa in ospedale dei sanitari del 118 è stata inutile. Il suo cuoricino ha cessato di battere durante il tragitto.  A coordinare l'inchiesta è il Nino Di Matteo che ha disposto l'autopsia sul corpicino.

La donna è stata operata nel corso della notte. Si era presentata in ospedale, accompagnata dal cognato, in preda a una emorragia.  I sanitari hanno riferito di averla sottoposta a un piccolo intervento all'utero.
Secondo le prime ricostruzioni, sembra che avesse nascosto la gravidanza ai familiari. Il marito, un militare dell'esercito, è in dal Friuli dove vive la famiglia, trasferitasi recentemente da Palermo. Si ipotizza che la donna avesse progettato il viaggio a Palermo proprio per partorire lontano dal marito. Il suo racconto ai sanitari, comunque, appare contraddittorio. In mattinata sarà interrogata dal pm.
Agli investigatori avrebbe raccontato di essere stata sopraffatta dalla paura perché dopo il parto la bimba non respirava e di averla gettata via, nel cassonetto di via Di Giorgi, dove poi è stata ritrovata da Rosario Campo. La famiglia vive a Gemona del Friuli in un'abitazione del centro storico, poco conosciuta ancora in paese. I bambini più grandi frequentano regolarmente le scuole.

Accanto al cassonetto, stamane è stata messa una rosa bianca, a testimoniare che di lì una vita, si è appassita troppo presto. Nemmeno il tempo di avere un nome.

Roberto Minasi

Ritenuto per anni una leggenda metropolitana, è stato avvistato mentre tentava di intrufolarsi a Sicilians. Ce l'ha fatta. Gli esperti ritengono che la sua dieta sia composta da film, libri, musica e videogames. Il foglio bianco è il suo habitat naturale, dove si diverte a scorrazzare libero, tracciando segni che alcuni studiosi stanno tentando di decifrare. Si sconsiglia di avvicinarlo, potrebbe mordere.

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