Operazione “Inganno”, pene severe per il clan di Barcellona, ergastolo per Gullotti e Di Salvo
Condanne pesanti al termine del processo legato all'operazione “Inganno”, l'indagine dei Ros dei Carabinieri che ha fatto luce su 13 omicidi avvenuti negli anni scorsi, grazie alle rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Alla sbarra, il gotha della criminalità organizzata barcellonese.
Nel pomeriggio, il Giudice per l'udienza preliminare il giudice Arianna Raffa ha emesso le condanne:
Ergastolo per lo storico boss Giuseppe Gullotti e per il reggente Sam Di Salvo;
30 anni di carcere per Vincenzo Miano e Giuseppe Isgrò;
15 anni per il collaboratore di giustizia Carmelo D'Amico;
12 anni per Salvatore Micale.
La decisione si discosta solo in parte dalle richieste avanzate dai PM della DDA di Messina, Fabrizio Monaco, Vito Di Giorgio e Francesco Massara. In particolare, per Di Salvo la Procura aveva chiesto 30 anni, ma il giudice ha optato per il carcere a vita, nonostante l'assoluzione da una delle accuse.
Assolti Stefano “Stefanino” Genovese e Carmelo Mastroeni, scagionati da tutte le imputazioni.
La sentenza è arrivata dopo le arringhe degli avvocati difensori, tra cui Tommaso Autru Ryolo, Diego Lanza, Giuseppe Lo Presti, Antonino Pirri, Tino Celi, Luca Cianferoni, Gianluca Currò, Rosolino Ulizzi, Franco Bertolone, Filippo Barbera, Giuseppe Cicciari e Cettina Fasolo.