Omicidio Loris, la Polizia perquisisce la casa dei genitori e porta via il figlio più piccolo

Veronica Panarello, la madre del piccolo Loris
Veronica Panarello, la madre del piccolo Loris

Il cerchio si stringe e gli inquirenti sembrano essere sempre più vicini a scoprire la verità sull'omicidio del piccolo Loris Stival, ucciso sabato scorso a Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa.

Secondo quanto riferiscono a Tgcom24, il figlio più piccolo di 4 anni è stato portato via da casa, dove intanto polizia e carabinieri stanno effettuando una perquisizione autorizzata dalla Procura della Repubblica del capoluogo ibleo.
Tra le forze dell'ordine presenti sul posto anche il capitano dei carabinieri Domenico Spadaro e il capo della Squadra Mobile di Ragusa Nino Ciavola.
Ieri la madre della piccola vittima, Veronica Panarello, 25 anni, è stata interrogata ancora una volta in Questura. Passaggio a quanto pare necessario a causa delle difformità emerse tra la sua testimonianza (ha dichiarato di avere lasciato il figlio a pochi metri dalla scuola prima di accompagnare il più piccolo all'asilo) e le immagini riprese dalle collocate all'ingresso della scuola elementare frequentata da Loris, nelle quali il piccolo non si vede. Stando alle ultime indiscrezioni, pare che nell'omicidio possa essere coinvolto un parente.
Intanto Orazio Fidone, il cacciatore che ha trovato il corpo del bambino e che è indagato come atto dovuto, come hanno subito specificato gli inquirenti, ha dichiarato pubblicamente di avere un alibi per la mattina di sabato, quando Loris è stato ucciso, perché sarebbe stato fuori dal paese.
Ma le ipotesi su cosa possa essere effettivamente successo si accavallano e ciascuno ha la propria versione. Giuseppe Caggia è il proprietario del Mulino Vecchio a Scoglitti, a pochi metri dal luogo in cui Fidone ha scoperto il cadavere del piccolo, ed è un ex carabiniere in pensione. Secondo lui, che quella mattina sostiene di non avere visto passare né uomini né auto o altri mezzi, Loris è stato ucciso altrove e poi portato sul luogo del ritrovamento. (foto dal web)
   

 

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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