Omaggio ai caschi blu, il generale Portolano ne ricorda il coraggio e il sacrificio
Ieri, 29 maggio, si è svolta la Giornata Internazionale dei Peacekeepers delle Nazioni Unite, istituita dell'assemblea Generale dell'ONU l'11 dicembre 2002, per rendere omaggio a tutti i caschi blu e onorare la memoria dei caduti dall'inizio della prima missione di pace nel 1948.
La storia dei caschi blu iniziò in Israele con la UNTSO (United Nations Truce Supervision Organization). Sono sedici le operazioni di peacekeeping attive in tutto il mondo che vedono impiegati oltre 120 mila uomini e donne provenienti da 120 differenti paesi.
“Oggi rendiamo omaggio agli uomini e alle donne che hanno servito e continuano a servire con professionalità, dedizione e coraggio nelle operazioni di peacekeeping e onoriamo la memoria di quanti hanno perso la vita per la causa della pace” – con queste parole il generale di divisione Luciano Portolano ha aperto le celebrazioni a Naqoura nel Libano meridionale, quartier generale della missione UNIFIL.
Erano presenti alla cerimonia i rappresentanti delle Forze Armate e di Sicurezza Libanesi, i vertici della magistratura, le autorità locali civili e religiose e una rappresentanza di peacekeepers dei 39 Paesi che contribuiscono alla missione.
Il generale Portolano, agrigentino di nascita, capo della Missione e comandante della Forza ONU nel Libano meridionale, ha scelto come titolo per la giornata di celebrazioni Settant'anni di Nazioni Unite e di Peacekeeping: passato, presente e futuro. Nel corso del suo intervento ha tracciato l'evoluzione delle operazioni di mantenimento della pace dal 1948, fino ai giorni nostri con uno sguardo ad un futuro caratterizzato sempre più da minacce asimmetriche e trasnazionali.
Dopo la deposizione di una corona di alloro in ricordo dei 308 peacekeepers, militari e civili, che dal 1978 ad oggi hanno perso la vita nel Libano del Sud e degli oltre 3 mila caduti di tutte le missioni di pace, Portolano ha espresso parole di apprezzamento per l'operato delle Forze Armate e di Sicurezza Libanesi che si confermano un partner strategico per la piena attuazione della Risoluzione 1701.
“La mia gratitudine alle autorità libanesi, religiose e politiche, e alla popolazione del Libano Meridionale per la grande ospitalità e il continuo supporto a UNIFIL, fattori indespensabili per il successo della missione” – ha detto Portolano, a conclusione del suo intervento.