Olofem, femminile sconosciuto per imparare ad amarsi
Pensare che le altre donne siano meglio di noi stesse. Sentirsi prigioniere dei propri impegni. Non fidarsi della propria intuizione. Cercare la razionalità ad ogni costo. Tutti atteggiamenti che la naturopata e ricercatrice Simona Oberhammer vuole cambiare e trasformare attraverso il metodo da lei descritto in “Olofem, femminile sconosciuto”. Il libro è stato presentato al Palacultura grazie ad un evento organizzato dalla libraia Daniela Bonanzinga in collaborazione con Anna Maria Biondi, Caterina Arcanà e Angela Cassata ed ha contato una notevole partecipazione del pubblico femminile messinese.
“Ho incontrato Simona venticinque anni fa ed è stato come uno spartiacque- racconta Daniela Bonanzinga. Lei mi ha aperto il mondo dell'emotività e della trasformazione. Oggi leggo e medito la mia lettura attraverso una strategia femminile”.
La strategia femminile di cui parla Bonanzinga non sarebbe altro che un più profondo rapporto con la propria anima femminile. Olofem è, infatti, un programma per le donne volto a migliorare il rapporto con il proprio corpo, innalzare l'autistima, risolvere disturbi mestruali e menopause tormentate, condurre verso il cosiddetto “femminile sconosciuto”.
“La prima rivoluzione femminista è avvenuta- spiega la Oberhammer. Ci siamo liberate dalla possibilità di essere imprigionate, siamo libere fuori e nelle azioni che facciamo. Adesso deve avvenire la seconda rivoluzione femminista. Dobbiamo diventare libere dentro. Noi donne siamo abituate a utilizzare codici maschili ed è per questo che siamo destabilizzate, perché non siamo in equilibrio con il femminile che è dentro di noi”.
Secondo le ricerche di Simona Oberhammer ci sarebbe un'alta possibilità che una donna che reprime la propria anima femminile sviluppi patologie correlate all'apparato genitale. “La mestruazione diventa dismenorrea, la menopausa diventa tormentata- continua la naturopata. Quando una donna non esprime la propria passionalità, ciò si trasforma in vaginite, cistite e gastrite perché ciò che non si infiamma fuori, si infiamma dentro. Fino a 10-15 anni fa non era così. I prodotti naturali e farmacologici funzionano ma bisogna fare un passo in più. Ascoltare il proprio corpo. Gli uomini non hanno lo stesso flusso di ormoni delle donne, per questo motivo non abbiamo lo stesso modo di reagire e gli stessi ritmi biologici“.
Durante la presentazione di Olofem, Simona Oberhammer si è servita di piccoli sketch teatrali e ha fatto provare al pubblico messinese esperienze sensoriali avvalendosi di immagini e musiche, dimostrando come possano avere effetti attivanti sulle percezioni delle donne del proprio corpo. “Quello della donna è un corpo simbolico -conclude la relatrice. E' legato alla terra, ai ritmi ancestrali, alla visceralità. La nostra forza femminile è fatta per parlarci attraverso il corpo. Le donne disconnesse con se stesse e con la propria interiorità non recuperano la natura integrale della femminilità e per questo non riescono ad affrontare al meglio la vita”.