Ok, il prezzo è ingiusto

Mariangela Donato
Mariangela Donato

Ora basta! Lo so, questo mio inizio vi ricorderà lo slogan di un candidato a sindaco della nostra city, ma non è di politica che voglio scrivere né di moda e tendenze, come spesso faccio. Voglio parlare delle ingiustizie.

E' già un'ingiustizia il fatto che siamo a maggio, che stia arrivando giugno e noi siamo ancora vestiti in stile pieno .

E' già un'ingiustizia, quindi, che della primavera abbiamo assaporato solo pollini e allergie derivate.

Per non parlare del colon irritabile, dei vari Gaviscon che siamo obbligati ad assumere per le incomprensioni e le ingiustizie che viviamo sui posti di lavoro.

So di luoghi lavorativi dove esistono più responsabili che dipendenti. Qualcuno è anche il capo di se stesso. Per non parlare dei ruoli inconcepibili,  ad esempio: responsabile dell'igiene e cura del personale.

Appena ho scoperto l'esistenza di tale qualifica, mi sono chiesta se si possa e in che termini al mattino, appena arrivati sul luogo di lavoro, usando ovviamente un modo non offensivo e decisamente professionale, chiedere ai propri impiegati o operai se siano lavati, profumati e se la biancheria usata in quel momento sia diversa rispetto a quella del giorno prima (quindi pulita) e se profuma di ammorbidente.

Il responsabile, il capo dei capi, il supervisore del visore e…ma chi lavora? Chi opera? Chi produce?

Ora basta! Queste sono ingiustizie! Ma l'ingiustizia che non riesco a digerire è un fatto accaduto recentemente. Una cosa indegna, un'ingiustizia che era probabilmente da tempo sotto gli occhi del mondo, che ha continuato a tacere facendo finta di non vedere.

Da lì a breve l'avremmo pagata tutti e a caro prezzo, questo era ovvio. Noi, lavoratori puntuali ed onesti, dobbiamo denunciare situazioni al limite del vivere civile. Come dicevo prima, il caldo non è ancora arrivato, ma al mattino da bravi messinesi  non ce la possiamo fare a iniziare le nostre giornate lavorative, a maggio ormai  inoltrato, con il cappuccino, il cornetto e il baffo della cassiera (ved. “Il superfluo in luoghi noti” pubblicato in questa rubrica di recente, suggerimento pubblicitario gratuito).

Quindi, vada per l'ingiustizia del buongiorno baffuto, vada per l'ingiustizia del ritardo della bella stagione, ma all'aumento della granita diciamo: no! Mondo di giusti, di cittadini onesti e stipendiati, popolo di tartassati tra TARES e amenità varie, ribelliamoci ai treeuroeventi della granita limone con brioches a colazione.

E' granita o caviale? Trattasi di champagne francese o di acqua e zucchero? Perché, che i bar del centro siano per i VIP messinesi lo sappiamo, che a noi piace frequentare i luoghi giusti e la vippaggine pure, ma a 3,20 euro la granita limone nni cala stotta…..l'esclamazione giusta da usare alla cassa di questi fashion-bar  sarebbe: mi scusi, ma a quantu a vinniti o chilu?

L'estate arriverà, la granita la mangeremo ma ok il prezzo, sappiatelo, è ingiusto!

Mariangela Donato

Speaker radiofonica, blogger, conduttrice tv, mamma, portatrice sana di battute a raffica anche quando è giù di corda e chi più ne ha più ne metta, La Donato “viveur” è una messinese in fissa con il “savoir faire”. Su Sicilians scrive su abitudini e modi di fare soliti e insoliti, nostrani e non, prendendoli e prendendosi un po' in giro. La sua rubrica "Mi state tutti sul tacco" è la penna pettegola e pungente del nostro giornale.

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