Notte fonda al “San Filippo”: la Casertana vince 5-1
Non è un errore delle statistiche: è tutto vero. Il Messina, per la seconda settimana consecutiva, subisce 5 gol al San Filippo. La Casertana fa un figurone con la complicità dell'estremo difensore giallorosso Ettore Lagomarsini.
È crisi nera per la squadra di mister Grassadonia, che termina in 9 per le espulsioni di Enrico Pepe e di Marco Bortoli, all'esordio con i peloritani.
Un Messina bisognoso di punti ritrova i suoi 2 mila tifosi al San Filippo dopo un indigesto turno infrasettimanale. Avversario del giorno la Casertana di mister Angelo Gregucci. Assenze pesanti tra le fila dei giallorossi: Altobello e Silvestri squalificati, Bjelanovic infortunato e Paez non convocato. Bucolo e Benvenga le novità rispetto al match di Pagani.
Come già accaduto in questo avvio di stagione, il Messina prende subito gol alla prima vera azione offensiva degli ospiti. Cross dalla sinistra di Bianco, il pallone viene sporcato di testa da Mancosu e arriva ad Antonazzo, che sempre di testa infila Lagomarsini per il vantaggio della Casertana (22′).
I padroni di casa non reagiscono e sono ancora i campani ad andare vicini al raddoppio. Calcio piazzato di Carrus dall'out sinistro, colpo di testa di Idda e palla di poco sul fondo
Un due terribile da parte della Casertana, che si porta addirittura sul 3-0 in due minuti con una doppietta di Bianco. Prima un bolide da fuori area che termina sotto la traversa e fulmina Lagomarsini. Poi un tiro da distanza siderale su cui l'estremo difensore peloritano si fa trovare gravemente impreparato (34′ e 35′).
L'incubo non è finito: la debacle interna con il Matera sembra ripetersi. Donnarumma, esterno schierato come centrale, cincischia sul pallone, Cissè lo anticipa, eri la Lagomarsini, calcia sulla traversa e Alessandro è il più lesto ad approfittare della ribattuta. Quarto gol della Casertana. Cori pesanti da parte del pubblico nei confronti della squadra, invitata a tirare fuori gli attributi (39′).
Zero reazione e gli ospiti passano ancora. Lagomarsini, oggi rimasto negli spogliatoi, prende gol dai 35 metri da Mancosu, beccandosi insulti di squadra e tifosi, che incominciano a lasciare lo stadio (47′).
I padroni di casa tornano in campo in un San Filippo ammutolito. Izzillo è il primo a provarci per i peloritani, ma la girata al volo termina in corner deviata dai centrali casertani (4′).
È il neo entrato D'Alterio, ex della partita, a concedere al Messina l'opportunità del gol della bandiera. Marin, all'esordio in giallorosso, viene trattenuto in area dal centrale casertano, Stefani si presenta dal dischetto e spiazza Fumagalli (26′).
Le emozioni non sono terminate al San Filippo. Gianluigi Bianco, dopo aver trovato due reti che ricorderà a lungo in carriera, riesce anche a far espellere due giallorossi. Prima Enrico Pepe, già ammonito, falcia il terzino campano, poi Marco Bortoli, appena entrato e anche lui all'esordio, lascia il Messina in 9 uomini (37′ e 40′).
Il risultato finale non lascia spazio ad interpretazioni: il Messina subisce un'altra umiliazione tra le mura amiche. La squadra non è mai stata in partita. La reazione ai gol campani è stata praticamente impalpabile e, fattore ancor più grave, Grassadonia è sembrato non aver più il controllo dei suoi uomini.
Un calciomercato insufficiente fa salire sul banco degli imputati anche il Ds Ferrigno – fischiatissimo dalla tifoseria – e il patron Lo Monaco. La Casertana fa invece un figurone ed esce tra gli applausi dello stadio. E settimana prossima, sempre al San Filippo, arriva la corazzata Lecce. Per il Messina è notte fonda.