Noto città d’Arte, il Museo civico apre le porte al grande maestro Renato Guttuso
SIRACUSA. “Io, Renato Guttuso” è il titolo della mostra che rimarrà aperta fino all'11 ottobre prossimo al Museo Civico di Noto – Ex Convento di Santa Chiara. L'esposizione, a cura di Giuliana Fiori, è il primo evento espositivo organizzato da Sikarte, associazione culturale siciliana che si propone come punto d'unione tra location d'eccezione e artisti storicizzati e contemporanei su scala nazionale cercando di rendere più fruibili al pubblico i luoghi unici del territorio isolano anche attraverso l'ideazione di mostre d'arte. “Sikarte – spiega la presidente dell'associazione Graziana Papale – vuole rendere il mondo dell'arte accessibile a tutti coinvolgendo il pubblico a trecentosessanta gradi attraverso l'organizzazione di eventi e attività culturali. La mostra su Guttuso intende celebrare il grande artista siciliano svelando le sue passioni e il suo animo, senza tralasciare il suo impegno politico e artistico”. La mostra s'inserisce all'interno del Settore VIII – Programmazione Turistica e Cultura dell'Assessorato al Turismo e allo Spettacolo e dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Noto, nell'ambito della “tematica artistica” scelta per l'anno 2020 “La Sicilia, i Siciliani e la sicilitudine”. “La mostra dedicata al maestro Renato Guttuso – dichiara il sindaco di Noto Corrado Bonfanti – s'incastra nel progetto di Noto Città d'Arte proprio nell'anno in cui il tema scelto è l'arte siciliana. Un'arte che è stata capace di mostrare l'essenza di una Sicilia viva e profonda, che ha una sua propria identità da raccontare e far conoscere. Ecco perché riteniamo che una mostra così curata nei dettagli e negli allestimenti sia un altro tassello importante dell'offerta artistico-culturale della nostra Noto, città dove l'arte è di casa”. Intento dichiarato della mostra è scandagliare l'animo forte e poliedrico di Renato Guttuso, il suo Io più profondo e intimo. Sarà, infatti, realizzato un racconto visivo attraverso un'accurata selezione di opera, oli e disegni, che sveleranno il Guttuso uomo, artista, intellettuale, politico e scenografo. Ogni lavoro esposto mostrerà un lato pubblico o privato della sua vita. Dalla sua nostalgia per la Sicilia (paesaggi isolani) al suo trasferimento a Roma (i suoi “tetti”), dai suoi affetti/amori (i ritratti della moglie, di uomini politici con cui aveva rapporti personali oltre che professionali) all'eros (i nudi di modelle). E ancora, al suo impegno politico palesato nelle sue nature morte e nelle tele dal taglio storico in cui racconta le battaglie per l'uguaglianza sociale. Infine, la sua prolifica produzione di scenografie per il teatro, e la cospicua collezione di bozzetti dei costumi di scena, risalente al decennio che va dagli Anni '60 ai '70. “La mostra – spiega la curatrice Giuliana Fiori – ha l'intento di svelare allo spettatore, attraverso 34 opere, le passioni che hanno mosso l'animo di Renato Guttuso. Non si tratta solo di un'esposizione dal forte impatto visivo, ma anche di un'operazione di tipo documentaristico che consente di conoscere Guttuso come uomo, artista, scenografo, intellettuale e politico. Al contempo si propone anche come un “mezzo” per raccontare Renato Guttuso nella sua intima quotidianità di cui si ripercorre l'iter emotivo, intenso e passionale che trasfuse a piene mani nella sua avventura creativa. Una duplice chiave di lettura delle sue opere dalle quali traspare sempre una densa vitalità e una libera e spesso trasgressiva partecipazione a tutto tondo alla realtà del suo tempo”. La location è parte integrante della mostra. Entrando al Museo Civico di Noto – Ex Convento di Santa Chiara, il visitatore si ritrova ad ammirare, insieme ai reperti antichi custoditi del museo, le opere di Renato Guttuso. Circondati dagli antichi resti, si potrà “camminare” dentro la vita del grande artista siciliano ammirando i suoi dipinti, sopra passerelle che rendono possibile l'unione tra passato e presente, attraverso un percorso culturale unico, concepito come un'esperienza formativa a 360 gradi. Parte dell'allestimento, dalla biglietteria ai pannelli espositivi è ecosostenibile. L'organizzazione, molto attenta alla questione ambientale, ha affidato la progettazione di questi spazi e supporti a un partner tecnico del settore, Archicart, – architettura di cartone – azienda siciliana di Catania che aderisce a un nuovo modo di concepire l'architettura contemporanea più sensibile all'impatto ambientale con l'ambizione di ridurre al minimo l'impronta di ogni lavorazione e che ha scelto per questo il cartone ondulato, un materiale completamente riciclabile, utilizzato in modo che ogni intervento risulti completamente reversibile. A contribuire alla realizzazione della mostra l'Assemblea Regionale Siciliana, la Land Rover di Sergio Tumino SpA, la Galleria d'arte De Bonis e Archicart e Home Art Decò. Sikarte, ente senza scopo di lucro che persegue esclusivamente finalità culturali attraverso la promozione e la realizzazione di eventi nell'area delle arti visive, musicali, letterarie e teatrali. Diffonde l'arte nel mondo giovanile e non con attività didattiche da realizzare contestualmente a mostre ed eventi culturali quali laboratori, visite guidate e simili; amplia la conoscenza della cultura artistica in genere, attraverso internet e contatti fra persone, enti ed associazioni, incentivando le attività di artisti emergenti e professionisti. La curatrice della mostra, Giuliana Fiori, ha insegnato Storia dell'Arte contemporanea all'Università di Catania ed è stata per 10 anni presidente dell'Istituto europeo per la promozione dell'Arte contemporanea. Ha collaborato per 25 anni alla direzione artistica della galleria “Arte Club” del capoluogo etneo e fino al 2012 è stata direttore della collana ”I quaderni del sole”, dedicata agli artisti siciliani. Tra i suoi lavori più recenti la decodificazione di affreschi e dipinti dei palazzi nobiliari della città di Noto per il Complesso museale del barocco inaugurato il 25 ottobre 2017. La mostra da lei curata, “Lo straordinario mondo dei Paladini di Francia. Narrazione per immagini” allestita nel Monastero dei Benedettini di Catania nel marzo–aprile 2019 ha avuto più di 2000 visitatori. Attualmente continua la sua attività di ricerca e di Art curator e collabora alla pagina culturale del quotidiano “La Sicilia”.