Naso, Flavio Bucci al Teatro Vittorio Alfieri con “E pensare che ero partito così bene…”

MESSINA. All'interno della rassegna “Il Teatro siamo Noi” arriva a Naso uno dei più grandi attori italiani. Con lo spettacolo E pensare che ero partito così bene… Flavio Bucci porta la propria vita in teatro e il 15 marzo approderà a Naso. Flavio Bucci racconta e si racconta fuori dai denti: vita, carriera, successi e defaillances, aneddoti e riflessioni filosofiche, citazioni dei suoi lavori e di quelli degli altri. E poi consuetudini, vizi privati e pubbliche virtù dello spettacolo italiano e non, ritratti di personaggi celebri, la politica e l'impegno, per disegnare un percorso e un periodo storico e artistico poco lontano nel tempo, ma molto distante da noi, tutto con la proverbiale spregiudicatezza del grande attore.BUCCI SIcilians

Sarà una scorribanda senza trionfalismi e senza vergogna, di libere associazioni, ricordi di teatro e di cinema, ma anche la confessione delle dipendenze e del suo irrefrenabile bisogno di libertà, del suo rapporto con le donne, attraverso il racconto spudorato di mogli, figli e amori, l'occasione per far rivivere con immagini e parole i suoi grandi successi (da Ligabue, a Il Marchese del Grillo), i grandi classici teatrali contemporanei, i film con i maggiori autori italiani e stranieri e persino la sua attività di doppiatore di Gerard Depardieu e John Travolta.

Gloria Pomardi interpreta le varie fasi storiche, i personaggi e i lavori citati, le mode musicali attraverso essenziali danzati su brani noti o composizioni originali di Lucio Gregoretti.

Il racconto a quattro mani scritto da Bucci con Marco Mattolini (che ha collaborato con lui più volte nel tempo e in grandi successi come Il Fu Mattia Pascal, Uno, nessuno e centomila…Chi ha paura di Virginia Wolf? e altri) sarà un vulcano di spunti comici e rievocazioni emozionanti teso a far ricordare ai meno giovani e a far conoscere ai meno vecchi un periodo storico vivacissimo e un protagonista straordinario. Occasione imperdibile per essere testimoni, attraverso le tavole di un palcoscenico, della vita fantastica di un eccezionale.

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