Mobilità sullo Stretto: il 24 ottobre secondo sciopero Orsa
Nessun cambiamento dopo lo sciopero dei lavoratori BluFerries del 30 settembre scorso a Messina. L'Orsa non molla, mette sul banco degli imputati l'amministrazione Accorinti e ne proclama un altro in concomitanza con quello nazionale organizzato dal sindacato autonomo per il 24 ottobre.
Non più 8 ore ma 24. L'elenco delle accuse del segretario generale di Orsa Sicilia Mariano Massaro è piuttosto lungo. “Dall'assenza di volontà dell'Amministrazione comunale di Messina a individuare soluzioni alternative all'ordinanza che impedisce lo sbarco dei TIR nel porto storico, alla concessione di deroghe esclusivamente all'armatore privato -spiega.
Dal monopolio che di fatto si è creato per il traghettamento di auto e pedoni gestito nella quasi totalità del vettore privato, all'inadeguatezza del porto di Tremestieri a ricevere tutto il traffico di mezzi gommati pesanti, macchine, materiale infiammabile e passeggeri che attualmente sfruttano anche il porto storico”.
Ma il sindacato denuncia anche “la violazione del diritto universale alla mobilità con il silenzio-assenso delle istituzioni locali e nazionali, la significativa ricaduta sui livelli occupazionali dei marittimi BluFerries e dei lavoratori operanti nell'indotto, la variazione in peggio dell'orario di lavoro e la compressione dei salari”. A fermarsi per 24 ore il 24 ottobre prossimo non solo i dipendenti BluFerries ma anche i lavoratori dell'indotto.
