#Meteo. Tempo stabile durante le feste, incognita solo a fine mese
Nei prossimi giorni il tempo sarà governato dall'alta pressione. Dopo le ultime note instabili di oggi si aprirà un periodo di alta pressione. Infatti, sia Natale che Santo Stefano saranno giorni buoni, senza piogge e con clima freddino la sera e al primo mattino per via dell'escursione termica, che si manifesterà in presenza di un vasto e forte anticiclone che prenderà possesso dell'intero bacino mediterraneo e Italia. Arriviamo dunque a fine mese, tra il 28 e il 31 dicembre, per il quale il modello americano GFS propone a sprazzi, nei suo 4 run giornalieri, una discesa di aria artica. Alcune corse la vedono ampiamente spostata a ridosso delle zone adriatiche con target meridione, altre invece l'area balcanica con freddo secco in molte zone orientali della Penisola. Diciamo subito che si tratta di una proiezione a 200 ore, quindi a 8 giorni, con un indice di previsione pari allo zero.
Ma possiamo basarci su alcune considerazioni derivanti da alcuni parametri e indici, i quali valutandoli in nostra sede, possiamo già dire ed escludere a priori che l'Italia occidentali e il Nord ne siano eventualmente interessati. Questo perché l'anticiclone sarà veramente forte anche alle radici, dove questo colosso si piazzerà e si eleverà fin verso le isole Britanniche a partire dalla giornata del 27. La sua predisposizione sarà tale da escludere qualsiasi passaggio alle miti correnti atlantiche, con un blocco delle correnti occidentali e dunque almeno per tutto il mese in corso eviterà invernate al Nord e lungo le zone occidentali italiane.
Detto questo, il neo saliente della questione subentrerà sulla fascia orientale della Penisola, area adriatica e del sud, dove nella cartina allegata abbiamo evidenziato la possibilità che uno scambio meridiano possa erodere la parte dell'hp nel suo fianco orientale. Ebbene, a 8 giorni di distanza appare (possibile) uno scambio meridiano con calo termico e correnti da Nord in prevalenza nel suo bordo orientale, dove la possibilità di una flessione termica è quasi certa.
Ma tutti gli amanti del gelo e della neve del versante adriatico e meridione stanno già in ansia per una possibile fiondata di aria artica che potrebbe colpire le loro zone, ultime speranze di un dicembre davvero avaro di freddo e neve per tutta l'area mediterranea. Al momento, sulla base delle valutazione prese in esame attraverso lo studio delle carte, non c'è da escludere nulla, sia un eventuale calo termico (abbastanza probabile) di tipo secco in presenza anticiclonica, sia di un marginale interessamento delle zone adriatiche meridionali e dell'estremo SE italiano di parte della colata artica. In ogni caso, al momento è inutile proseguire con false illusioni a 200 ore, la predicibilità è pari a zero come detto e tra un paio di giorni, ammesso che l'unico modello che vede scenari gloriosi per i nevofili si realizzi e sia supportato magari da altri, sarà tutto più chiaro.
Autore: Giovanni Micalizzi.
Fonte: Stretto Meteo.