MessinAmbiente, la FP Cgil: basta con la macchina del fango
“Dove sono stati coloro che fino ad oggi hanno taciuto e che improvvisamente si ricordano della Messinambiente? Già due anni fa la FP Cgil e i lavoratori inoltrarono un esposto alla Procura denunciando tutte le anomalie della partecipata”. A ricordarlo il segretario della Funzione pubblica della Cgil di Messina Clara Crocé e il segretario di settore Carmelo Pino, che a vedere sul banco degli imputati i lavoratori proprio non ci stanno.
“Nei confronti dei lavoratori della MessinAmbiente è stata messa in moto un'orribile macchina del fango -dichiarano i due dirigenti sindacali. Ben vengano le indagini avviate dalla Procura di Messina a cui noi stessi, il 24 maggio del 2011, abbiamo inoltrato un esposto-denuncia (pubblicato sul sito www.fpcgil-messina.it). C
Ciò che però non possiamo accettare è l'improvviso desiderio di pulizia e legalità da parte di molti fra gli attuali consiglieri comunali, che in questi anni hanno fatto finta di non vedere le condizioni dei lavoratori, tranne nei periodi di campagna elettorale, mentre adesso si attribuiscono loro tutte le colpe di dieci anni di mala gestione. E'a dir poco singolare che all'improvviso tutti fingano di cadere dalle nuvole o di scendere da Marte”.
I lavoratori di MessinAmbiente iscritti alla FP Cgil restituiscono al mittente le accuse degli ultimi giorni e sottolineano di non avere mai beneficiato né di straordinari d'oro né di passaggi di livello non meritati. “Anzi -puntualizzano la Crocé e Pino- come è noto sia al commissario straordinario Armando Di Maria che all'assessore all'Ambiente Daniele Ialacqua, proprio la FP Cgil di recente ha bloccato casi di inspiegabili attribuzione di livelli al personale neo assunto, rifiutandosi di partecipare ai tavoli. Abbiamo chiesto una nuova proposta di organizzazione del lavoro, ma ancora attendiamo una proposta di turnazione del personale che possa eliminare eventuali sprechi. Di contro, si effettuano trasferimenti ad personam”.
E anche per quanto concerne gli straordinari, il personale della Messinambiente specifica che “con l'istituzione della banca delle ore, molti degli extra non sono pagati bensì tramutati in compensazione oraria. L'attribuzione degli straordinari d'oro è la dimostrazione che l'istituto della banca delle ore è stato utilizzato, come da noi sempre denunciato, in modo arbitrario. E' quindi necessario fare chiarezza sui motivi per i quali alcuni lavoratori sono impiegati in turni di lavoro straordinario e se tale utilizzo è stato dettato da emergenze non programmabili. E' stato inoltre evidenziato che lo straordinario, anche quando svolto, è statosempre effettuato con il benestare del dirigente responsabile e non certo perché i lavoratori di punto in bianco decidono di fare quel che vogliono. Prima di sparare a zero contro coloro che ogni giorno raccolgono i nostri rifiuti per le strade sarebbe forse il caso di guardare a monte, anzi ai piani alti”.
Il sindacato plaude all'avvio dell'inchiesta della magistratura. “Anzi -aggiungono la Crocé e Pino- chiederemo di essere sentiti e se il caso ci costituiremo parte civile per i danni provocati a lavoratori e cittadini. Siamo convinti che quanto accaduto in questi anni in merito alla gestione della MessinAmbiente debba essere analizzato ed approfondito. Dalla regolarità degli appalti e degli affidamenti esterni, alle consulenze dell'ATO 3. Se è vero infatti che gli assunti pesano sul bilancio delle società per 4 milioni l'anno, c'è da chiedersi chi sono stati i responsabili di tali assunzioni. Finora nessuno ha pagato ed è impensabile che adesso siano i dipendenti a doverci andare di mezzo con il licenziamento”.
Al sindaco Renato Accorinti e all'assessore Ialacqua la FP Cgil chiede un incontro immediato “per rappresentare il clima di grande tensione creatosi tra i dipendenti dell'azienda, indignati di essere additati come il primo male della MessinAmbiente proprio da quella politica che in questi anni, all'interno della partecipata, ha fatto quel che ha voluto”.
Sul sito della FP CGIL (www.fpcgil-messina.it) le testimonianze di alcuni lavoratori negli ultimi giorni “presi di mira” dalla cittadinanza e il testo dell'esposto inoltrato dalla FP CGIL alla Procura il 24 maggio 2011.