MessinAmbiente, i lavoratori raccolgono i rifiuti con le mani

“I lavoratori di MessinAmbiente operano senza mezzi adeguati e sono costretti persino a raccogliere l'immondizia con le mani”. La denuncia è della FP Cgil di Messina, che stamane ha raccolto le testimonianze dei lavoratori impiegati nel turno della notte scorsa dalle 21 alle 3.
“Se ci troviamo in piena emergenza rifiuti la colpa è da ascrivere solo all'amministrazione comunale -dichiarano il segretario generale Clara Crocè e il segretario provinciale Carmelo Pino. L'accordo sottoscritto ieri con il management della Messinambiente è la conferma che siamo disposti a fare il possibile per uscire da questo stato di impasse, ma è necessario che Palazzo Zanca faccia la propria parte”.
A dare il la all'ennesima denuncia del sindacato il racconto di alcuni lavoratori in servizio nel turno di notte, che hanno dichiarato ai dirigenti sindacali di aver dovuto raccogliere con le mani i cumuli di rifiuti che da giorni invadano le strade perché i cassonetti non sono più sufficienti a contenerli.
“Secondo le decisioni assunte nel momento in cui il commissario liquidatore Alessio Ciacci ha preso il controllo della partecipata dopo la perizia relativa alle spese da sostenere mensilmente -spiegano Crocé e Pino- il Comune avrebbe dovuto versare oltre 3 milioni per consentire la gestione del servizio, ma così non è stato. La mancanza di liquidità e di mezzi è sotto gli occhi di tutti. Di certo, però, non è più tempo di poter nascondere la polvere sotto il tappeto.
Il sindaco Accorinti anziché indire pompose conferenza stampa per distrarre l'attenzione dei media da quelli che sono i veri problemi della città, si faccia carico di affrontare concretamente i problemi reali di Messina, che non possono ricadere sui dipendenti della società”.
In riferimento a quanto è stato dichiarato ieri durante la conferenza stampa convocata a Palazzo Zanca sull'intimidazione subita dall'esperto per le partecipate Leonardo Termini, la FP Cgil e la RSU della MessinAmbiente avvertono che “non consentiranno ulteriori denigrazioni verbali da parte del sindaco Accorinti e della Giunta.
Se il primo cittadino è a conoscenza di atti di sabotaggio renda noti i nomi e dia disposizioni per il loro licenziamento, ma non può continuare a sparare nel mucchio. I lavoratori sono indignati e chiedono rispetto. Evidentemente, il sindaco populista non ha mai provato a togliere le discariche a mani nude”.