#Messina. Varata la TARI 2015: 4 milioni in più sulle spalle della città
Dopo una maratona di oltre 8 ore alla fine ieri pomeriggio il Consiglio comunale ha dato il via libera alla delibera dell'amministrazione Accorinti per la TARI 2015. Una legnata da oltre 45 milioni di euro, 4 in più rispetto a quella dell'anno scorso, che ha avuto il voto favorevole dei consiglieri Carlo Abbate, Elvira Amata, Carlo Cantali, Claudio Cardile, Giovanna Crifò, Lucy Fenech, Rita La Paglia, Francesco Pagano, Ivana Risitano e Pippo Trischitta.
A bocciare la tassa sui rifiuti Piero Adamo, Nicola Crisafi, Daniela Faranda, Nina Lo Presti, Gino Sturniolo e Daniele Zuccarello, mentre la presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile si è astenuta. In Aula quindi, erano presenti 17 consiglieri su 40.
Fedele al proprio modus operandi, l'amministrazione Accorinti ha fatto arrivare la delibera in Consiglio nell'ultimo giorno utile per la votazione. “Da quanto ci ha riferito il vicesindaco Guido signorino -spiega Daniela Faranda, capogruppo di NCD– a far lievitare in costi sono stati i conferimenti fuori orario nella discarica e la spesa per il personale, che incide per il 70% della spesa complessiva. Visto che la città è sudicia oltre ogni limite e che nonostante questo i messinesi dovranno pagare ancora di più, intorno al 6%, l'esecutivo dovrebbe indagare sui molti servizi previsti ma mai effettuati”.
Una pausa e poi di nuovo corsa contro il tempo per approvare anche la TASI, la tassa sui servizi indivisibili. Disco verde poco prima di mezzanotte e a votarla erano sempre in 17: Carlo Abbate, Piero Adamo, Elvira Amata, Claudio Cardile, Simona Contestabile, Nicola Crisafi, Lucy Fenech, Rita La Paglia, Francesco Pagano, Ivana Risitano e Pippo Trischitta hanno detto sì, Pippo De Leo, Daniela Faranda, Nina Lo Presti, Gino Sturniolo e Daniele Zuccarello l'hanno bocciata e la presidente Barrile si è astenuta.
“Ho espresso voto contrario ad entrambe le delibere -commenta il consigliere Daniele Zuccarello. Non ritengo di sostenere più nessun atto di questa amministrazione, sopratutto delibere che riguardano delle imposte per servizi inesistenti, basati su piani industriali falsati”.