#Messina. Un PD in cerca d’autore, i renziani: “Azzeriamo il partito”

Francesco Palano Quero e Alessandro Russo (Foto Paolo Furrer)
Francesco Palano Quero e Alessandro Russo (Foto Paolo Furrer)

In un momento storico in cui le idee lasciano spazio agli scandali che ne hanno compromesso la leadership con l'arresto di Francantonio Genovese, il PD di Messina risulta più sfaldato che mai.

Le tre anime che si confrontano in riva allo Stretto, quella renziana, quella riformista e i LabDem, appaiono come organismi separati tra loro in cui, a fatica, si riesce ad intravedere la figura di un nuovo leader.
Dei risultati elettorali contrastanti ottenuti dai democratici tra Milazzo e Barcellona e dello stato di salute del Partito Democratico in Sicilia, ne abbiamo parlato con Francesco Palano Quero, Liliana Modica e Alessandro Russo, tutti componenti l'area renziana messinese.
E sul PD si è espresso con parole molto dure Francesco Palano Quero, presidente della IV Circoscrizione di Messina, in linea con le dichiarazioni di Francesco Barbalace dei LabDem.
“Crocetta lo manderei a casa subito -dichiara. Ma in una regione a Statuto Speciale il presidente può essere sfiduciato, non commissariato. Per le modalità con le quali si è espresso fino ad oggi, questo governo sta facendo soltanto danno. Se non è in grado di dare risposte ai cittadini, con tutti i parlamentari PD che sono seduti all'ARS, è bene che il partito lo sfiduci. Ma non credo che lo faranno”
Ma le parole di Palano Quero sono dure anche sul PD cittadino: “A Messina il nostro partito deve essere azzerato. Vorremmo si arrivasse al congresso straordinario in autunno, così da poterci finalmente sedere attorno a un tavolo tutti insieme e iniziare a programmare il futuro”.
L'ostruzionismo in Aula di molti consiglieri comunali di area democratica all'esecutivo Accorinti non piace ai renziani: “La critica che si muove deve sempre essere costruttiva -piega. Un partito si deve approcciare in modo propositivo all'amministrazione, non contestando solo pregiudizialmente le decisioni senza proporre nulla di diverso. I consiglieri comunali sono lasciati allo sbando: ognuno sembra decidere per sé. Non esiste un partito in questo momento, ma adesso è arrivato il tempo di rifondare. E' da un anno, dalle elezioni europee, che siamo bloccati nella stessa situazione. L'opposizione strumentale -conclude Palano Quero- non serve a nessuno, specie a Messina”.
Liliana Modica
Liliana Modica

Milazzo va a sinistra, Barcellona non più. Liliana Modica è comunque soddisfatta per il bicchiere mezzo pieno. “Ci dispiace molto per la mancata rielezione di Maria Teresa Collica a Barcellona, ma siamo soddisfatti della vittoria elettorale del candidato da noi appoggiato a Milazzo, Giovanni Formica -commenta. A Messina, come renziani, ci limitiamo a fare proposte all'Amministrazione di Palazzo Zanca”.

Infine una battuta sull'UDC di Giampiero D'Alia, ultimamente distante dal primo cittadino. “Credo che l'UDC si sia defilata politicamente in questo frangente perché le quotazioni del nostro sindaco sono in calo. È strano questo allontanamento, dal momento che lo hanno sempre appoggiato in questi due anni”.
Un bicchiere che per Alessandro Russo non è mezzo pieno. Per l'area renziana Russo si è sempre battuto in prima persona nel corso degli ultimi anni, anche se è stato sfiduciato dai risultati delle amministrative del 2013. “In Sicilia il Partito Democratico versa in uno stato disperato, soprattutto alla luce dei risultati tragici delle elezioni amministrative degli scorsi giorni -dichiara.
Avere perso a Barcellona impone non solo un'accurata riflessione, come sostiene il segretario regionale Raciti, al quale sfuggono ormai gli elementi essenziali per fare del PD un qualcosa di credibile e appetibile per l'elettorato e anche una feroce autocritica, ripartendo dal territorio.
Un'operazione di chiarezza e di pulizia senza alcuna remora e senza alcun riguardo per circoli fasulli, vecchie leve interessate al potere o pratiche ormai non digeribili dai militanti onesti e impegnati senza alcun tornaconto. Abbiamo perso: qualcuno dovrà pure assumersi, prima o poi, la responsabilità di questo scempio. Ed è bene che si inizi a farlo, perché alle prossime elezioni non avremo appello”.

 

Hermes Carbone

Social Media Strategist, Blogger, Freelance e Speaker. Laurea in Giornalismo a Messina, master in Communication & Media Studies presso la London School of Journalism. Fondatore de 'Il Nuovo.me' e Cosmopolitalians.

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