#Messina. Un altro corteo per Giuseppe De Francesco: una sfida inaccettabile allo Stato e alle sue regole

Manifestazione per Giuseppe De Francesco 16-4-2016 c SiciliansUna sfida sotto ogni punto di vista. Al questore Giuseppe Cucchiara, che aveva vietato qualsiasi manifestazione pubblica per ricordare Giuseppe De Francesco, il pregiudicato 20enne ucciso sabato scorso e i cui funerali, nonostante il divieto, sono stati celebrati in forma pseudo privata ieri mattina.

Alla città, che ha subito questo oltraggio da parte di oltre un centinaio di giovani che oggi pomeriggio hanno paralizzato per oltre un'ora via Catania dimostrando il proprio disprezzo per le regole.

Alle forze dell'ordine, che saggiamente non sono intervenute, almeno per ora, per evitare che la situazione degenerasse. Anche se è ovvio la parte sana della città esige una punizione altrettanto plateale quando sarà il momento.

Manifestazione per Giuseppe De Francesco 16-4-2016 b SiciliansPerché è impensabile che una sfida come quella di oggi, allo Stato e alle sue regole, passi sotto silenzio. Basta osservare le foto che pubblichiamo per vedere come Manifestazione per Giuseppe De Francesco 16-4-2016 a Siciliansnegli atteggiamenti e nelle espressioni di quanti hanno partecipato al corteo di oggi, che si è mosso dalla chiesa di Camaro San Luigi fino ad arrivare al cimitero, non ci sia dolore ma solo la voglia di sentirsi al di sopra della legge, brandendo foto del morto e cartelloni.

Ché non contenti del corteo di ieri mattina, che ha accompagnato il feretro del giovane legato a uno dei gruppi criminali di Camaro dall'ospedale Papardo fino al Gran Camposanto di via Catania, oggi hanno replicato, mortaretti compresi.

Già ieri un giovane che ha sparato dei petardi quando il feretro si è avvicinato all'entrata del cimitero è stato denunciato. Gli inquirenti sono al lavoro per identificare quanti hanno partecipato al corteo di oggi, che con tutti quei ragazzi che indossavano magliette rosse per ricordare il pregiudicato ucciso è un insulto inaccettabile a quanti credono nel rispetto della legge, allo Stato, alle persone perbene che vivono anche a Camaro e subiscono i comportamenti criminali di un gruppo che si impone con la forza e la violenza.

Giuseppe De Francesco
Giuseppe De Francesco

Se questo loro gesto non avrà conseguenze tangibili, allora tutti gli altri giovani, quelli ai quali non verrebbe mai in mente di sfilare per ricordare un pregiudicato, si sentiranno autorizzati a fare quello che vogliono senza riflettere sulle conseguenze dei loro atti, pensando che tutto sia permesso. E dal rientrare tardi la sera, al guidare senza patente, drogarsi o ubriacarsi, tutto sarà ritenuto lecito.

Del resto, questo corteo è la prova che da qualche parte più di una rotella dell'ingranaggio è saltata.

Con giovani cresciuti a pane e , in una realtà virtuale dove essere violenti è possibile perché i leoni da tastiera si sentono invincibili, che se escono allo scoperto hanno bisogno di essere in branco, ai quali nessuno ha spiegato la differenza tra il bene e il male, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, tra ciò che si può fare e ciò che non si deve fare.

Ai quali non sono stati forniti regole certe e valori, a partire dal rispetto per gli altri, anche se poi magari ti trovi i genitori in chiesa la domenica.

Ma da chiarire è anche il ruolo del prete che ha celebrato la messa a Camaro San Luigi, perché risulta difficile credere che non sapesse del divieto del questore per i funerali pubblici proprio per evitare di innescare situazioni come quella di Manifestazione per Giuseppe De Francesco 16-4-2016 g Siciliansoggi pomeriggio.

Manifestazione per Giuseppe De Francesco 16-4-2016 f Sicilians

Manifestazione per Giuseppe De Francesco 16-4-2016 e Sicilians

Manifestazione per Giuseppe De Francesco 16-4-2016 d Sicilians

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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