#Messina. Tentato omicidio a Bordonaro, la vittima difende l’ex fidanzato
Una storia difficile quella tra A. M., 25 anni, messinese e la giovane donna, sua ex fidanzata, 22 anni alla quale ieri mattina avrebbe dato fuoco nell'appartamento di quest'ultima a Bordonaro, procurandole ustioni per le quali la stessa è al momento in prognosi riservata al Policlinico. Nessuna denuncia presentata in passato però. L'immediato intervento dei poliziotti della Squadra Mobile di Messina ha permesso di chiarire le dinamiche di quanto accaduto e le responsabilità del 25enne, ricercato attivamente sino a quando lo stesso ieri, sentitosi braccato dagli agenti, ha deciso in serata di presentarsi in Questura, accompagnato dal proprio legale. Il venticinquenne ha scelto di non rispondere agli investigatori.
La ricostruzione dei fatti è stata possibile grazie al minuzioso lavoro svolto dalla Polizia di Stato, oltre che dalle Volanti intervenute sul luogo, dalla Sezione della Squadra Mobile specializzata nella trattazione dei reati in danno delle vittime vulnerabili. I poliziotti hanno proceduto infatti in tempi brevissimi, in stretto coordinamento con la Procura, all'escussione di diverse persone, parenti, medici e vicini di casa compresi, e al sopralluogo nell'appartamento della vittima, effettuato dalla Polizia Scientifica, raccogliendo così numerosi elementi.
Il venticinquenne, recatosi nell'appartamento dell'ex, l'avrebbe gettata a terra e in pochi istanti l'avrebbe cosparsa di liquido infiammabile, verosimilmente benzina, dandole poi fuoco con un accendino e fuggendo subito dopo. I vicini di casa cui la ragazza aveva chiesto aiuto, compresa la gravità dei fatti hanno richiesto l'intervento dei sanitari del 118. La vittima, pur gravemente ustionata, sarebbe riuscita a scampare alla morte liberandosi dei vestiti in fiamme e chiedendo soccorso. In seguito è stata trasferita presso l'Ospedale Universitario Policlinico di Messina a bordo di un'ambulanza.
L'autore della terribile aggressione è stato sottoposto a fermo per tentato omicidio pluriaggravato e trasferito nel carcere di Gazzi su disposizione del procuratore aggiunto Giovannella Scaminaci e del sostituto procuratore Antonella Fradà della Procura della Repubblica di Messina, che coordinano le indagini tuttora in corso, in attesa della udienza di convalida da parte del Giudice delle Indagini Preliminari, prevista per domani.