#Messina. A teatro con Re Litto e Re Ciclaggio
Il regno di Re Litto ha un grave problema: è sommerso dall'immondizia. Soluzioni? Solo una: prendere esempio da Re Ciclaggio, nei cui domini i rifiuti sono impiegati in modi sempre diversi, utili e fantasiosi. Ma tra i due sovrani non corre buon sangue. Accetterà, dunque, il burbero Re Litto di farsi aiutare da Re Ciclaggio? Questa la storia che la compagnia del Piccolo Teatro Blu racconta con lo spettacolo Nel regno di Re…Ciclaggio di Gigi Palla, noto autore, nonché regista, di tante opere teatrali per ragazzi. La compagnia, composta da Cristina e Giuseppe Capodicasa e da Gerardo Fiorenzano, da anni si dedica al teatro-ragazzi e vanta la preziosa collaborazione della scenografa e costumista Santuzza Calì. Musiche e canzoni dal vivo sono di Alessandro Cercato. La regia è di Cristina Capodicasa. Il palcoscenico scelto è quello del Clan Off Teatro, di Mauro Failla e Giovanni Maria Currò, in via Trento, 4, che aprirà le sue porte a bambini, ragazzi e famiglie domenica 23 ottobre alle 18.00. Lo spettacolo rientra in un progetto educativo che mira a sensibilizzare il giovane pubblico sulla tematica del rispetto dell'ambiente.
Quanto all'idea della formazione di uno staff dedito al teatro-ragazzi, nasce dall'incontro di due esperienze ormai consolidate: il teatro professionale e i laboratori teatrali per giovani e giovanissimi. Il filo conduttore che unisce i componenti la compagnia è il loro essere dei migranti che tornano al territorio d'origine per condividere competenze acquisite e creare sinergie con le realtà territoriali legate però non solo al teatro, ma anche al mondo dell'arte in genere e in particolare della scrittura, base imprescindibile dalla quale prende avvio qualsiasi forma di messa in scena. Per questo motivo, nella città dello Stretto, la compagnia si avvale in particolare della collaborazione di un'altra migrante, la giornalista e scrittrice messinese Serena Manfrè, lontana dalla Sicilia dal 2001 e autrice del testo di biografie per ragazzi Regine della Scienza, del romanzo Salvami l'anima e di monologhi teatrali e racconti.
“Il teatro – dichiara Cristina Capodicasa – non è solo palcoscenico e riflettori, ma prima di tutto un luogo non solo fisico che può assolvere a una funzione civica rilevante soprattutto chiamando a sé la prima delle risorse vitali della nostra società: i ragazzi. Lo dico sulla base di un'esperienza consolidata: per quindici anni io e Fiorenzano abbiamo lavorato al Teatro Eliseo di Roma dedicandoci soprattutto al teatro-ragazzi e organizzando laboratori teatrali. Abbiamo collaborato inoltre con diverse scuole e associazioni culturali del Lazio e dal 2005 abbiamo gestito un laboratorio di teatro integrato per la onlus Il Ponte, associazione a favore dell'integrazione e dell'affermazione dei diritti per i portatori di handicap patrocinata dalla Provincia di Roma”. Per info e prenotazioni: 388.8110618 – info@clandegliattori.it.