#Messina. Scuole al gelo e senza mensa ma la Panarello accusa la Ragioneria

L'assessore Patrizia Panarello
L'assessore Patrizia Panarello

Ennesimo scivolone della Giunta Accorinti sui diritti dei più deboli e il Movimento 5 Stelle chiede l'intervento del prefetto. Mettendo da parte per il momento la gravissima situazione dei servizi sociali, totalmente allo sbando, oggi nell'occhio del ciclone c'è l'assessore alla Pubblica Istruzione Patrizia Panarello. Che invece di assumersi la responsabilità sul fatto che a gennaio inoltrato le scuole di Messina sono senza riscaldamento e prive della mensa (quasi si trattasse di servizi straordinari) non trova di meglio da fare che accusare gli uffici di Palazzo Zanca.

“L'impegno di spesa per il gasolio è stato mandato alla Ragioneria a novembre ma è stato firmato soltanto oggi -dichiara. Pertanto è questo ritardo degli uffici della Ragioneria ad aver causato il conseguente disagio nelle scuole. E' stato diramato ai dirigenti scolastici un comunicato da parte del Dipartimento che ha giustamente creato una situazione di panico nella popolazione scolastica. Il dirigente del Dipartimento Manutenzione Immobili si è oggi impegnato a risolvere la problematica degli impianti di riscaldamento nel più breve tempo possibile.

Per quanto riguarda la mensa -prosegue imperterrita l'ineffabile Panarello- il Ragioniere generale firmerà oggi l'impegno di spesa per consentire al dirigente del Dipartimento Politiche Culturali ed Educative Salvatore De Francesco di espletare la gara, come già preannunciato nei giorni scorsi. Fra oggi e domani si attende l'impegno spesa anche per la manutenzione degli impianti di riscaldamento”.

Insomma, ancora una volta ci si trova di fronte a un esponente della Giunta Accorinti che di fronte a una palese incapacità amministrativa, invece di scusarsi con la città e dimettersi sceglie la strada più facile: accusare qualcun altro.

Anche perché, visto che l'impegno di spesa è stato inviato a novembre alla Ragioneria Generale, un assessore che avesse davvero a cuore la situazione di alunni e studenti, avrebbe martellato gli uffici per impedire che le scuole cittadine, dalle materne ai licei, rimanessero senza gasolio. Idem per quanto riguarda le mense, la cui gestione a singhiozzo è una vera vergogna, soprattutto perché penalizza i bambini delle fasce sociali più deboli. I famosi ultimi che, almeno a parole, tanto stanno a cuore al sindaco Accorinti.

Sulla situazione delle scuole di Messina, definita scandalosa, intervengono i parlamentari 5 Stelle Francesco D'Uva e Valentina Zafarana. “A noi non interessa il rimpallo delle inadempienze di provenienza comunale, verosimilmente legate alla mancata approvazione del bilancio, perché in questo momento centinaia e centinaia di alunni sono rimasti senza mensa e senza riscaldamenti.

Non potendo intervenire direttamente sulle questioni interne di Palazzo Zanca né avendo intenzione di soffermarci su chi abbia determinato questa situazione, invitiamo il prefetto di Messina Stefano Trotta a prendere atto di questa gravissima questione.

Riteniamo sia essenziale capire dal punto di vista tecnico e non esclusivamente politico come sia stato possibile arrivare a non consentire il necessario approvvigionamento per i riscaldamenti nei locali scolastici e non garantire il corretto funzionamento dei servizi di mensa. E' impensabile che per colpa di qualcuno, o più di uno, si arrivi perfino a decidere di non finanziare i servizi essenziali all'efficienza scolastica. Ciò che temiamo è che anche in questo caso a pagarne saranno ancora una volta soltanto gli studenti”.

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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