Il Messina pareggia in casa contro l’Aversa, ultima in classifica

Termina 1-1 al San Filippo la partita tra la squadra di Grassadonia e l'Aversa Normanna. Prima Orlando fallisce il rigore, poi Damonte e De Vena trovano la via del gol.
Brutto Messina e fischi che piovono dagli spalti per una squadra che non vince da quattro giornate, palesa difficoltà in zona offensiva e fragilità psicologiche mai superate da inizio stagione.
Davanti a più di 2 mila spettatori, si riaccendono i riflettori a distanza di tre anni sul San Filippo di Messina.
Il match valido per la tredicesima giornata del girone C di Lega Pro vede impegnati i peloritani contro l'Aversa Normanna, fanalino di coda del torneo.
È già tempo di pensare alla salvezza per entrambe le squadre. Assenze importanti per i giallorossi: Altobello, Enrico Pepe, Marin, Paez e Bjelanovic vanno in tribuna.
I campani, allenati dall'ex Sasà Marra, reduci dalla sconfitta interna con il Lecce, sono alla disperata ricerca della prima vittoria stagionale. De Vena e Zaine da un lato, Orlando dall'altro, gli ex di giornata.
La prima azione degna di nota porta la firma proprio di Orlando, che arriva bene al limite dell'area ma calcia debolmente, consentendo a Forte di bloccare senza problemi (15′).
Cinque minuti dopo i padroni di casa hanno la chance per portarsi in vantaggio. Scambio in area tra Corona ed Orlando, che è trattenuto da Cardinale e per l'arbitro è rigore. Corona si presenta sul dischetto, Orlando insiste per poter calciare, toglie la palla dalle mani al capitano e calcia sul fondo alla destra del portiere campano. Come a Cosenza, il Messina spreca un calcio di rigore in avvio di partita.
La squadra di casa ne risente psicologicamente, così come lo spettacolo in campo. Se da un lato i campani sono poca roba, dall'altro i soli cross di Donnarumma e Benvenga sono preda facile per la difesa dell'Aversa Normanna.
Dopo tanto possesso palla, arriva anche il vantaggio per la squadra di Grassadonia. Incursione in area di Damonte, palla soffiata dal tap in di Nigro e spedita in corner. Dalla bandierina va Bucolo, che pesca in area la testa di Damonte, alla prima marcatura in maglia giallorossa (41′).
In pieno recupero, il Messina ha l'opportunità di trovare anche il raddoppio con il tiro a giro di sinistro di Corona, ma Forte è bravo a bloccare (47′).
Nella seconda frazione di gioco il Messina resta a prendere il tè negli spogliatoi, ma l'Aversa Normanna non aspetta i peloritani e trova il pari al primo tiro in porta dell'intero match. Incursione dalla destra di Cicerelli, Silvestri e Stefani restano a guardare De Vena, che trova il gol dell'ex anticipando tutti con un tiro di potenza alla destra di Iuliano (12′).
Il Messina accusa pesantemente il colpo e gli ospiti hanno anche l'opportunità per il raddoppio. Ancora De Vena si libera bene in area, serve De Luca che però, a tu per tu con Iuliano, cicca il pallone. Iniziano a piovere i fischi dal San Filippo (17′).
La confusione inizia a regnare sovrana e la girandola di cambi in entrambe le formazioni non produce stravolgimenti: vincono la noia e la sfortuna. All'ultimo secondo Benvenga tenta la botta ma la la palla si spegne sul palo e Bertani di Pisa fischia la fine delle ostilità (48′).
Pesa come un macigno sul risultato finale il rigore fallito da Orlando, ma l'attaccante peloritano non può essere il capro espiatorio di una squadra, quella allenata da mister Grassadonia, che ha palesato ancora una volta delle fragilità psicologiche tutt'altro che superate. Un pareggio interno con l'ultima in classifica ne è la riprova.
L'Aversa, dal canto suo, non ruba nulla e fa una bella figura al San Filippo, in quello che una volta era il fortino giallorosso dove tutte le squadre temevano l'avversario. Oggi, alla luce dei risultati (non) raggiunti dai giallorossi, non è certamente più così.