#Messina. Morti alluvione 2009: condannati Buzzanca e Briguglio, assolti tutti gli altri

Giampilieri
Giampilieri

Sei anni di reclusione e l'interdizione dai pubblici uffici per 3 anni per gli ex sindaci di Messina Peppino Buzzanca e di Scaletta Mario Briguglio. Questa la pena inflitta dal giudice Massimiliano Micali per i 37 morti dell'alluvione dell'1 ottobre 2009.

Assolto invece con formula piena Salvatore Cocina, allora responsabile della Protezione Civile regionale, per il quale l'accusa aveva chiesto la condanna più alta di 10 anni e 6 mesi di reclusione.

Assolti anche l'ex commissario straordinario del Comune di Messina Gaspare Sinatra, i dirigenti regionali Giovanni Arnone e Tiziana Flora Lucchesi, i progettisti Francesco Triolo, Salvatore Di Blasi e Giovanni Garufi, il geologo Salvatore CotoneGiovanni Randazzo (autore della nota geologica a supporto dei lavori di ripristino della funzionalità idraulica dei torrenti Racinazzi, Divieto e Saponara), Antonino Savoca (autore di uno studio geologico tecnico), Alberto Pistorio, Giovanni Rago e Francesco Grasso (che hanno redatto il Piano Stralcio di Bacino per l'assetto idrogeologico dell'area tra il bacino del torrente Fiumedinisi e Capo Peloro).

Il risarcimento alle famiglie delle vittime sarà determinato in sede civile. Una sentenza, quella del giudice Micali, che ha scontentato i parenti di chi è morto durante la tragica alluvione, che alla luce delle richieste dei pubblici ministeri Antonio Carchietti e Antonella Fradà (complessivamente 100 anni di carcere per tutti i 15 imputati) si aspettavano ben altra sentenza.

Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Laura Autru Ryolo, Giovanni Calamoneri, Bonni Candido, Giambattista Freni, Alberto Gullino, Nunzio Rosso, Carmelo Scillia, Antonello Scordo.

Aggiornamento 19.47 

“È un giorno triste e amaro -commenta l'ex sindaco Peppino Buzzanca. Apprendere che il Tribunale mi ha condannato a 6 anni di reclusione per omicidio colposo plurimo sconvolge la mia vita e quella della mia famiglia. Non pensavo di dover pagare un prezzo così alto per aver fatto il sindaco della città. Ho la coscienza pulita di chi sa di non aver omesso nulla che potesse attenuare gli effetti della tragedia di Giampilieri e, comunque, che potesse evitare i tanti morti. Continuerò a difendermi nel processo con tutte le mie forze. Alla fine, spero, emergerà la mia assoluta estraneità”.

 

mm

Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *