#Messina. Pulizia torrenti, il giudice: competenza è della Regione
Il Tribunale Superiore delle Acque pubbliche ha emesso la prima pronuncia su uno dei ricorsi presentati contro l'assessorato regionale alle Infrastrutture e il Genio Civile di Messina in merito alle ordinanze adottate nel periodo 2012-2013 e inerenti l'obbligo per i Comuni di provvedere alla esecuzione delle opere occorrenti per la liberazione degli alvei dei torrenti da manufatti, superfetazioni, strade d'accesso e quant'altro. Con la sentenza n° 292 del 2016, depositata il 6 ottobre scorso, il Tribunale Superiore ha accolto il ricorso proposto da un Comune della provincia di Messina, assistito dall'avvocato Aldo Tigano. La motivazione, in sintesi, è che, a parte alcuni vizi procedurali (quali, ad esempio, il mancato esame delle controdeduzioni del Comune), il sistema di tutela del demanio fluviale e torrentizio è di competenza della regione Sicilia, che deve esercitarla attraverso programmi, progetti e finanziamenti da realizzare mediante i suoi organi periferici e non impartendo disposizioni ai Comuni. Questi ultimi, infatti, sono privi non solo della competenza sulla questione non essendo sotto-ordinati alla Regione, ma anche dei mezzi e delle risorse necessarie.