#Messina. L’addio della città a Rebecca e quella domanda che non avrà mai risposta

Funerale Rebecca Lazzarini 11-3-2016, 25Anche il cielo piange la scomparsa della piccola Rebecca nel giorno del suo ultimo saluto. Cattedrale gremita di gente, tra familiari, compagni di scuola, amici o semplici conoscenti, tutti riuniti intorno a quella bara bianca che contrasta tragicamente con il marmo dell'altare.

Durante la celebrazione del parroco di Pezzolo padre Giovanni Tomaso, un solo interrogativo doloroso: perché? Perché proprio lei? Perché una ragazza così giovane? A ripeterlo sono sopratutto gli amici che la ricordano sempre pronta ad aiutare gli altri.

“Una brava ragazza, intelligente e buona. Una 14enne innamorata della vita, che sognava di diventare adulta” dice al microfono una voce spezzata dal pianto. Continuano i compagni di scuola, accorsi in chiesa subito dopo la fine delle lezioni: “Vedere quella sedia vuota è straziante. Non comprendiamo il valore della vita finché non la perdiamo. Quello stesso pomeriggio, poco prima che quest'incubo avesse inizio, eravamo insieme a studiare inglese. Ci siamo salutate. Quel ciao non credevamo sarebbe stato per sempre”.
Funerale Rebecca Lazzarini 11-3-2016, 44Poi il dolore lascia ad attimi di rabbia ripensando a quel corpo freddo e immobile, puntando il dito contro quella macchina più e più volte apostrofata come maledetta. “Se tu fossi qui – continuano gli amici – ci diresti di affrontare tutto con il sorriso”. Ma il giorno dell'addio segna indelebilmente la profonda ed eterna mancanza di una giovane piena di sogni e speranze.

La salutano così amici e parenti, lasciando volare in cielo palloncini bianchi e rossi accompagnati da un lungo applauso in sottofondo. Semplicemente con un Ciao, Rebecca.

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