Messina, la Lega: “Sit-in per la casa, ma ai 400 tirocinanti si sconsiglia di partecipare”
MESSINA. “Il sindaco Federico Basile e l'assessore Alessandra Calafiore sono a conoscenza di quanto chiesto da un sindacato ai tirocinanti delle borse lavoro per impedire la loro partecipazione a un sit-in per il diritto alla casa?”. A chiederlo in un'interrogazione i consiglieri della Lega Mirko Cantello, Giulia Restuccia ed Emilia Rotondo e quelli di Prima l'Italia Giuseppe Villari e Amalia Centofanti.
Nel testo inviato al sindaco e all'assessore, i cinque esponenti della maggioranza hanno trascritto fedelmente l'audio ascoltato: “Allora che sia chiaro, girate questo mio vocale: la riunione con il sindaco è martedì pomeriggio, non c'è nessuna manifestazione lunedì -si dichiara nell'audio. Ok? Io non ho organizzato nessuna manifestazione per lunedì. E si badi bene: chi manifesta lunedì non entrerà martedì con me dal sindaco”.
“Un audio -dichiarano i 5 consiglieri di Lega e Prima l'Italia- nel quale la voce di chi parla è riconoscibile senza alcun dubbio e che ci lascia sconcertati per i toni adottati. Per poter essere ammessi alla presenza del sindaco non si deve quindi partecipare a una manifestazione organizzata per rivendicare un diritto sacrosanto come quello della casa? Ma il sindaco Basile e l'assessore Calafiore sono d'accordo con questi sistemi? La persona in questione parla anche a nome e per conto loro o è una scelta autonoma della stessa, con la quale loro non hanno nulla a che fare?
Ecco -aggiungono Cantello, Restuccia, Rotondo, Villari e Centofanti- al di là della tematica in oggetto (il diritto alla casa, che riguarda anche i 400 borsisti, il cui percorso formativo al momento si è concluso) vorremmo che l'esecutivo di Palazzo Zanca facesse chiarezza sul metodo utilizzato in questa vicenda, per capire se la città è amministrata secondo le regole della democrazia o se invece, come potrebbe far supporre questo audio, i diritti fondamentali siano stati trasformati in favori e i cittadini in sudditi”.