#Messina. Il Comune non paga l’ENEL, a rischio le videocamere e il prefetto richiama Accorinti
Mentre la città è di nuovo in piena emergenza idrica (niente acqua fino a domani), Palazzo Zanca rischia di fare la fine della Bastiglia e il neo assessore eller scrive post improbabili su Messina, arriva l'ennesimo ceffone per l'ineffabile esecutivo Accorinti, che non ha fatto pagare le bollette dell'ENEL e adesso si corre il rischio che le zone più a rischio restino senza le 49 videocamere di sorveglianza.
Ad assestare il ceffone è il prefetto Stefano Trotta, che ha richiama il primo cittadino con una lettera inviata stamane “in merito a un non corretto funzionamento dell'impianto di videosorveglianza cittadino che, realizzato con fondi europei nell'ambito del progetto PON Sicurezza 2007-2013, ha fino ad oggi costituito, attraverso un sistema di telecamere e sensori dislocati nel territorio comunale, un valido sistema di difesa passiva a protezione dell'intera comunità, innalzando i livelli di sicurezza .
Il motivo di tale criticità, come riferito dalla Questura -prosegue Trotta nel comunicato inviato alla stampa- sarebbe riconducibile ai ritardi nei pagamenti delle utenze ENEL da parte dell'Amministrazione Comunale, circostanza che potrebbe indurre la Società elettrica a ridurre il carico dei contatori fino a erogare un'insufficiente alimentazione. Per le inevitabili, gravi ripercussioni sulla sicurezza pubblica, il sindaco è stato sollecitato a intervenire prontamente per la soluzione della problematica segnalata”.