Messina, il CODACONS chiede chiarezza sul futuro della Cannizzaro-Galatti
MESSINA. Ancora polemiche per il futuro degli alunni della cannizzaro-Galatti. Le iscrizioni per il nuovo anno scolastico scadranno il 31 gennaio e sono ancora troppi i tasselli che mancano. Il CODACONS punta il dito contro il Comune e la preside.
La scadenza delle iscrizioni per l'anno scolastico 2023-2024 incombe ma i genitori degli alunni della Cannizzaro-Galatti, quindi asilo, elementari e medie, non sanno ancora cosa fare. Entro il 31 gennaio le famiglie dovranno iscrivere i figli ma chi lo farà lo farà alla cieca visto che ancora si sa ben poco su come saranno organizzate le lezioni durante i lunghi e complessi lavori di ristrutturazione che si effettueranno nel plesso scolastico.
Un silenzio contro il quale scende in campo il COSACONS, che sottolinea come la scelta dell'istituto sia strettamente connessa all'organizzazione familiare. “Si chiede ai genitori di effettuare le iscrizioni alla cieca, senza alcuna certezza –puntualizza il presidente del CODACONS di Messina Cardile.
Non avere idea del luogo nel quale si svolgeranno le lezioni crea importanti disagi e risulta evidente l'enorme calo atteso delle nuove iscrizione e la fuga degli attuali iscritti. Se le istituzioni non provvederanno con assoluta celerità a offrire le risposte dovute, assisteremo alla distruzione di una prestigiosa e storica istituzione scolastica cittadina”.
Ad alimentare le tensioni, anche il fatto che al San Luigi, dove da quanto annunciato dal sindaco Basile si trasferiranno tutte le classi, non ci sarà spazio per i 200 bambini dell'asilo, per i quali nulla ancora si sa sulla soluzione adottata.
“Abbiamo avuto solo un'apertura da parte del provveditore agli studi Stello Vadalà –dichiara ancora il presidente del CODACONS- ma attendiamo ancora risposte concrete da parte del Comune mentre prendiamo atto del silenzio assordante della dirigente scolastica. Non sono state ancora chiarite le date di inizio e fine lavori e neanche l'esatta consistenza degli stessi, né se si tratterà di lavori di adeguamento sismico o di miglioramento sismico”.