#Messina. I rifiuti all’AMAM, Santalco invita la Giunta alla prudenza
Entro il 30 giugno l'AMAM dovrebbe gestire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Almeno, nelle intenzioni dell'Amministrazione Accorinti.
A mettere un freno è il capogruppo di Felice per Messina Giuseppe Santalco, che avverte: “Alcuni interventi normativi e giurisprudenziali recenti inducono a essere prudenti nell'avviare il trasferimento del servizio di raccolta e rifiuti all'AMAM”.
A partire da un recente parere dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato in tema di riforma della disciplina dell'affidamento e la gestione del Servizio Idrico Integrato, che prevede che “l'affidatario del servizio idrico integrato può gestire altri servizi pubblici, oltre a quello idrico, ma con questo compatibili, anche se non estesi all'intero ambito territoriale ottimale”.
“In questi casi -spiega Santalco- la prestazione di tali ulteriori attività da parte del gestore deve avvenire nel rispetto della disciplina sull'affidamento delle concessioni e degli appalti pubblici. L'eventuale prestazione di altri servizi dovrebbe risultare tale da non alterare il requisito della cosiddetta attività prevalente nei confronti degli Enti controllanti”.
Diversi paletti rispetto a un affidamento in house anche dal Consiglio di Stato e dal decreto Sblocca Italia, che ha stabilito il principio dell'unicità di gestione del servizio idrico integrato.
“E' evidente -chiosa Santalco- che il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti altera il requisito dell'attività prevalente dell'AMAM. In ogni caso, l'attuale Statuto della partecipata del Comune di Messina non è coerente con i principi del controllo analogo”.
Stando così le cose, Santalco invita l'Amministrazione Accorinti “a non porre in essere qualsiasi tipo di attività tendente a trasferire il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti all'Amam, per evitare di incorrere in anomalie amministrative tali da creare nocumento al personale e allo stesso servizio”.
Messina 15 giugno 2015