#Messina. I cittadini di serie B del cimitero acattolico
Anni di lettere e telefonate di protesta non sono serviti a nulla. La vergogna del cimitero acattolico di messina, una piccola porzione del Gran Camposanto nella quale riposano i morti di confessioni religiose diverse da quella cattolica, è ancora là.
Come si vede dalle foto scattate ieri mattina, anche nel giorno della Commemorazione dei Defunti il degrado regna sovrano, così come del resto succede nel resto dell'anno.
Erba alta ovunque, una scala di ferro appoggiata alle celle da tempo immemorabile e mai più toccata, persino tombe scoperchiate recintate da anni ma non riparate.
“E' una vergogna -ci racconta la signora Antonella V., che ci ha segnalato la gravissima situazione de cimitero acattolico. Scriviamo al Comune per segnalare protestare e neanche ci rispondono.
Non posso neanche accedere alla tomba di mio marito, che è posta in alto, perché quella scala neanche si muove e mi devo accontentare di mettere i fiori nella tomba sotto la sua. Nessuno ci ascolta, ma non è giusto abbandonare così questo piccolo cimitero, dove riposano i nostri cari“.
Una piccola scala sconnessa e sudicia e si accede al Gran Camposanto. Anche qui sporcizia e degrado 363 giorni l'anno, ma se ci si sposta nelle zone giuste, le tombe di alcuni dei cattolici più fortunati usufruiscono di un veloce maquillage fatto alla meno peggio per la ricorrenza dei Defunti. Poi di nuovo incuria e abbandono per tutti, cattolici e protestanti.