#Messina. Furci Siculo la centrale della prostituzione della Sicilia orientale
Si prostituivano in gran parte della Sicilia orientale, ma ogni mattina tornavano a Furci Siculo.
La Squadra Mobile di Siracusa, dopo una lunga indagine, ha individuato un'organizzazione criminale composta da romeni e italiani dedita al reclutamento, alla induzione ed allo sfruttamento della prostituzione di giovani romene. L'organizzazione, che operava nelle province di Siracusa, Catania e Messina, aveva come base logistica Furci Siculo, dal quale le donne si spostavano giornalmente per raggiungere il posto di lavoro.
Gli indagati, cinque romeni e tre messinesi, persuadevano le giovani donne a partire per l'italia con promesse di cospicui guadagni, ma una volta giunte in Sicilia le obbligavano a prostituirsi in strada. Il luogo favorito per fare prostituire le giovani donne romene nella provincia di Siracusa, era la strada per Canicattini Bagni nei pressi della Furci, dove le donne consumavano gli atti sessuali nelle campagne circostanti.
Mentre i romeni provvedevano al reclutamento, alla collocazione sul mercato, alla gestione e riscossione dei guadagni, gli italiani si occupavano di accompagnare le donne sui luoghi di prostituzione, riaccompagnarle a casa e provvedere alle loro esigenze logistiche.
Gli indagati sono stati raggiunti dagli avvisi di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica di Siracusa e a tre di loro, A.I. (classe 1972), C.S.M. (classe 1978) e M.B. (classe 1982), il provvedimento è stato notificato in carcere. Dei tre italiani due risultano incensurati mentre il terzo risulta pregiudicato in materia di armi.