#Messina. Fuori i TIR dalla città: dure accuse all’amministrazione e agli armatori privati
Il luogo del delitto è il viale Boccetta “simbolo per eccellenza di tutte quelle zone cittadine dove sicurezza e vivibilità sono ancora oggi messe a repentaglio per la mancanza nel tempo di concretezza politica e amministrativa” dichiarano gli organizzatori dell'iniziativa contro i TIR in città e la favola dell'approdo di Tremestieri (ancora ben lontano dall'essere completato) che si terrà sabato prossimo alle 10, all'incrocio tra la trafficatissima arteria e la via Vittorio Emanuele.
“Non abbiamo riscontrato in questa amministrazione, in merito alla questione approdi, alcuna discontinuità con il passato -dichiara Saro Visicaro, uno degli organizzatori. Fare politica significa dare dei segnali ben precisi e non navigare sempre nella melma e non si capisce quale sia la posizione di questa Giunta. Ci piacerebbe sapere anche come ha votato il rappresentante del Comune di Messina all'interno del Comitato Portuale. Nel 2013 è stata rinnovata al Gruppo Caronte & Tourist la concessione della Rada San Francesco e l'anno prossimo si farà lo stesso. E' questo che i cittadini devono sapere”.
“Non crediamo alla favola che da 16 anni ci raccontano sulla soluzione dell'attraversamento dei TIR in città -aggiunge Michele Barresi, anche lui tra gli organizzatori della manifestazione. Il problema è visto come un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, mentre c'è chi, come gli armatori, soprattutto quelli privati, non lo vuole, vedere per niente. Perché se del problema non se ne parla è risolto. Ma chi ama fare profitto e sbandiera bilanci sociali, nascondendo il fatto che questa città continua a essere schiava dell'attraversamento pesante, allora deve essere fermato.
Il problema è il sistema traghettamento in città. L'accordo tra amministrazione, autorità Portuale e armatori prevedeva 70 corse al giorno da Tremestieri per togliere il gommato pesante da Messina. Ma nei 10 mesi in cui il porto di Tremestieri non si è insabbiato, la media è stata di 60-61 corse. Ne mancano una decina, la maggior parte delle quali fanno riferimento a Caronte&Tourist. Le uniche certezze si sono avute da Bluferries e Meridiano, con 22 e 12 corse. Bisogna obbligare Caronte e Tourist a rispettare l'accordo verbale delle 70 corse al giorno”.
Compatto il IV Quartiere, con in testa il presidente Francesco Palano Quero, nel sostenere l'iniziativa. Toccante la presenza di una donna coinvolta in un grave incidente stradale, che l'ha duramente provata e del quale ha reso testimonianza.