#Messina. Fondo Miceli: un cuore d’amianto che si sfalda
Amianto. Amianto ovunque. Sui tetti, nei cortili, nei giardinetti. Se ci fossero finanziamenti per recuperarlo anche dal punto di vista estetico, Fondo Miceli, micro porzione di Montepiselli, potrebbe essere un piccolo angolo di paradiso.
Bei panorami, silenzio, quiete, qualche casa antica. Invece su tutto domina l'amianto, come si vede dalle foto che ci ha inviato una nostra lettrice in visita a una parente per la prima volta, sconvolta da quello che ha visto affacciandosi casualmente da una terrazza.
“Chi ci abita -racconta la nostra lettrice- è terrorizzato. Ci sono serbatoi e tetti che vanno a pezzi e si sfaldano. E' facile immaginare cosa succede quando soffia il vento. La gente si tappa in casa per il terrore, ma nessuno fa niente”.
Con l'amianto, come sanno bene gli ex dipendenti della Sacelit di Giammoro, che producevano manufatti realizzati con questa sostanza, non si scherza.
Quando il tetto, la tegola, il serbatoio di amianto si sfaldano, le particelle che si depositano nei polmoni possono provocare il cancro.
Non a caso, questo materiale è fuori legge dal 1992. Evidentemente, 23 anni per far applicare una normativa essenziale per la salute dei cittadini a Messina non sono sufficienti.