#Messina. Fondazione Città del Ragazzo, in lavoratori in stato di agitazione

Clara Crocè segretario generale Cgil Messina

In stato di agitazione i dipendenti della Fondazione Città del Ragazzo. A deciderlo i lavoratori, durante l'assemblea convocata dalla FP Cgil alla presenza del segretario generale Clara Crocé e dell'avvocato Lucia Noschese.

Una scelta determinata dall'aut aut dato dai vertici della Fondazione: riduzione del personale o contratto di solidarietà.

Ma in discussione c'è anche la mancata consegna di tutti i documenti chiesti dal sindacato. “Non riusciamo a comprendere i motivi per i quali non ci siano ancora stati forniti copia dei bilanci relativi agli anni 2013- 2014- 2015, i costi di gestione della struttura, le attività della Fondazione e l'elenco del personale distinto per gestioni -dichiara il segretario generale Crocè. Il legale rappresentante ci ha solo trasmesso l'elenco del personale della casa di riposo Pro Senectute e il numero degli ospiti presenti al 31 agosto 2015″.

Ma a preoccupare i lavoratori non è solo il proprio futuro, ma anche la qualità dell'assistenza erogata agli anziani se il personale dovesse essere ridotto, visto che già adesso, con l'organico al completo, i turni di lavoro sarebbero pesantissimi: due addetti per turno al primo piano per 22 ospiti, uno al secondo piano per 7 ospiti e uno al terzo piano per 14 ospiti, mentre di pomeriggio ci sono due soli operatori tutti i 41 ospiti della casa di riposo.

Quanto agli arretrati, durante l'assemblea è emerso che ci sono lavoratori fermi a gennaio 2015 e dicembre 2014. “Una situazione insostenibile -commenta il segretario generale della FP Cgil di Messina- che sembra non avere via d'uscita se non si opera un cambiamento dal punto di vista gestionale”.

Della situazione è stato informato il prefetto di Messina Stefano Trotta, al quale è stata chiesta l'attivazione delle procedure di  conciliazione del conflitto previste dalla legge 146 del 1990.

 

 

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