Messina, festeggiato a Villa Pace il 60° anniversario della delegazione locale dell’Accademia Italiana della Cucina

Attilio Borda sicilians
Intervento di Attilio Borda Bossana

MESSINA. Il 60° anniversario della fondazione della delegazione di Messina dell'Accademia Italiana della Cucina, dal 2003 Istituzione Culturale della Repubblica Italiana, è stato celebrato nel complesso universitario di Villa Pace, con un convegno patrocinato dall'amministrazione comunale, dall'Ateneo di Messina, dall'Accademia Peloritana dei Pericolanti, dalla Fondazione Bonino Pulejo e dalla Camera di Commercio. I lavori sono stati introdotti da Francesco Trimarchi, delegato di Messina, che ha ricordato il contesto sociale e culturale in cui nel 1964 fu fondata la delegazione, che ha visto nei decenni succedersi diverse generazioni di appassionati accademici impegnati a tutelare e valorizzare le peculiarità del territorio.

La rettrice Giovanna Spatari  ha evidenziato il legame con il territorio e con l'università, sottolineando il valore di eventi capaci di avvicinare il mondo economico e produttivo a quello accademico, in modo da infondere fiducia alle giovani generazioni che possono trovare l'occasione per costruire un brillante futuro professionale in Sicilia.

L'assessore per le Politiche agroalimentari Alessandra Calafiore, portando i saluti istituzionali del sindaco Federico Basile, ha ribadito il significato culturale e storico dell'Accademia, che attraverso le presenze nei maggiori centri del Paese diffonde la cultura enogastronomica dei territori. Luciana Caminiti ha tracciato un quadro  della  Messina della dolce vita e degli anni della città tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ricordando eventi e cronache di quel periodo che fu caratterizzato da fermenti  culturali e ripresa economica.

Un excursus storico della delegazione peloritana sorta per iniziativa dell'avvocato Giuseppe Ragonese de Gregorio è stato poi tracciato da Attilio Borda Bossana, direttore del Centro Studi Territoriali dell'AIC. Nel proprio intervento ha rievocato le attività della Delegazione con la guida di Giuseppe Fiorentino, Carlo Picciotto, Antonio Barresi e Francesco Trimarchi e la trasformazione socio economica che ha influito sull'evoluzione della gastronomia messinese. Testimonianze dirette di quella stagione sono state offerte da due accademici fondatori: Angelo Ragonese de Gregorio e Fabrizio Fiorentino.

Il coordinatore del Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche dell'Ateneo peloritano Francesco Cacciola ha illustrato poi  gli aspetti della ricerca scientifica e della formazione universitaria in enogastronomia. Una figura professionale, la cui attività è indispensabile per il controllo dei processi di produzione, conservazione e trasformazione delle derrate e dei prodotti e la loro valutazione qualitativa e per la preparazione e la somministrazione dei pasti in strutture di ristorazione collettiva, istituzionale e commerciali. E il tema della cultura dell'impresa nella ristorazione è stato approfondito dal Segretario Generale della Camera di Commercio Paola Sabella,  che ha illustrato gli aspetti della demografia d'impresa  che per la ristorazione vede in ambito provinciale 4124 attività registrate con 15 mila 387 addetti. Nel I trimestre 2024 si è comunque registrato un alto numero di cessazioni 86 esercizi che mettono in luce  il dato della alta nato-mortalità del settore e una percentuale del 15,7 per cento  di imprese giovanili che nel comparto vengono avviate da giovani.

L'endocrinologa Annamaria Colao, Unesco Chair dell'Università Federico II,  ha  infine  curato una Lettura Magistrale su “Dieta mediterranea: gusto e salute”. A trarre le conclusione dell'incontro è stato il segretario generale dell'Accademia Italiana della Cucina, Roberto Ariani, che ha sottolineato come sono intervenuti nel Paese profondi mutamenti, dal punto di vista sociologico, da quello della produzione agro alimentare e  nei parametri della domanda e dell'offerta gastronomica. La strada da percorrere è la cucina della tradizione, anche aggiornata e riletta con le esigenze del mercato e dei gusti ma sempre nel rispetto del territorio e dopo 60 anni la Delegazione di Messina, ha confermato  il suo importante contributo. La mission è proteggere la vera cucina italiana, moderna e anche innovativa, salvaguardando e valorizzando le tradizioni e le tipicità della cucina. Al convegno hanno preso parte il consigliere di presidenza, Ugo Serra, il coordinatore territoriale della Sicilia orientale, Vittorio Sartorio e rappresentati delle delegazioni dell'Accademia italiana della Cucina.