Messina, favori e assunzioni al Papardo: ai domiciliari ex deputato ARS e dirigente dell’ospedale
MESSINA. Tentata concussione e corruzione. Queste le accuse nei confronti dell'ex deputato ARS Antonio Catalfamo (Forza Italia) e della dirigente dell'ospedale Papardo Francesca Paratore, da stamane agli arresti domiciliari. Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Messina hanno portato all'esecuzione di un'ordinanza cautelare personale emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Messina.
A dare il via alle indagini, accertamenti legati a una serie di procedure di gara riguardanti l'Azienda Ospedaliera Papardo di Messina. Secondo l'accusa, queste gare d'appalto sarebbero state condizionate da interessi privati legati a Catalfamo, all'epoca membro della Lega e attualmente transitato in Forza Italia, e Francesca Paratore, dirigente medico-amministrativo ancora in servizio presso l'Azienda Ospedaliera.
Da lavoro del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Messina è emerso che, grazie a rapporti personali, i due avrebbero favorito persone vicine, imponendo la loro assunzione presso aziende private che si aggiudicavano gli appalti per i servizi di pulizia e sanificazione della struttura ospedaliera. Si sospetta inoltre che queste persone fossero avvantaggiate nella partecipazione a concorsi pubblici o nella predisposizione di bandi di gara su misura da parte dell'Azienda Ospedaliera.
L'attività investigativa ha evidenziato, anche se ancora in fase di accertamento preliminare, una presunta strumentalizzazione della struttura sanitaria a fini politici, soprattutto in relazione alle elezioni amministrative del 12 giugno 2022 e alle elezioni amministrative del 25 settembre 2022.