Messina, è crisi nera. Il Martina vince in rimonta grazie a Montalto
Al Tursi, contro un modesto Martina, il Messina perde 2-1 ed è risucchiato nella parte bassa della classifica.
Dopo essere passato in vantaggio grazie al tap in vincente di Izzillo, la squadra di Grassadonia si fa rimontare nella ripresa dalla doppietta di Montalto, viziata da un rigore dubbio, ripetuto due volte, e salvato in prima battuta da Iuliano.
Dopo il brutto pari interno contro l'Aversa Normanna e privo dei due calciatori più in forma della squadra come Stefani e Damonte, il Messina si presenta a Martina Franca alla ricerca di punti preziosi in chiave salvezza.
Altobello e Nigro sostituiscono i due infortunati. Bjelanovic fa rifiatare capitan Corona, che si accomoda in panchina. Il modulo scelto da Grassadonia è 4-4-2.
Sulla sponda pugliese, con una squadra reduce dalla sconfitta di Caserta e un solo punto nelle ultime tre giornate, mister Ciullo si affida ad un più che offensivo 4-2-4, con Arcidiacono e Carretta sugli esterni. L'ultimo precedente tra le due squadre in terra pugliese risale alla passata stagione, quando i padroni di casa si imposero per 2-1 sui peloritani, passati in vantaggio anche in quella occasione.
Buona la presenza sugli spalti: sono in 1500 gli spettatori presenti per il posticipo della 14esima giornata di Lega Pro, con più di un centinaio di supporters giallorossi giunti dalle rive dello Stretto.
Il Martina si fa subito sotto. Prima Carretta -che calcia di poco fuori sul secondo palo- e poi Montalto, impensieriscono e non poco l'estremo difensore peloritano (4' e 5'). La squadra di mister Grassadonia subisce l'offensiva della formazione pugliese ed è ancora l'estremo difensore giallorosso ad essere decisivo, due minuti più tardi, con due super parate su Carretta, prima, e Magrassi, poi. La difesa ospite palesa i soliti limiti in fase di concentrazione.
Nonostante il Martina spinga in costante proiezione offensiva, il Messina, fino a quel momento mai entrato sul terreno di gioco, alla prima palla gol trova la rete. Il rientrante Nigro percorre l'out destro, arriva sulla trequarti, mette in mezzo per la testa di Orlando, che fa da sponda ad Izzillo per il vantaggio ospite (25').
I padroni di casa, in piena crisi di risultati, subiscono il contraccolpo psicologico. Il primo tempo scorre via senza ulteriori pericoli dalle parti di Iuliano. Ma la ripresa comincia con ben altro piglio, con un Messina che appare guardingo e con un gioco fatto di soliti lanci lunghi mai preda di un fantasma che porta il nome di Bjelanovic. Ed il Martina, in piena zona retrocessione, non può certo restare a guardare.
Cross di De Giorgi dalla destra, Pepe e Benvenga svirgolano il pallone in piena area, Arcidiacono è il più lesto di tutti ad arrivare sulla sfera e Iuliano lo stende in area. Per l'arbitro è rigore. Montalto calcia dagli undici metri, Iuliano respinge ma per il guardalinee il rigore deve essere ripetuto, anche se nessun giocatore ha varcato la linea dell'area di rigore. Iuliano stavolta non può nulla: tiro forte e centrale sempre di Montalto, per il pari della formazione pugliese (15').
Da questo momento del match, il Messina scompare definitivamente dal campo, con un Martina che domina a più riprese, colpisce un palo (Carretta al 26' dopo una dormita difensiva) e una traversa dai quaranta metri (De Risio al 40') e riesce anche a ribaltare il risultato ancora con Montalto.
Corona, neo entrato, perde palla sulla trequarti, Donnarumma interviene per bloccare l'offensiva pugliese ma l'arbitro fischia il fallo. Sulla punizione dai trenta metri calcia ancora Montalto, che trova il gol della domenica con la palla che si infila sotto al sette e su cui Iuliano nulla può.
Vantaggio meritato per il Martina, che ha attaccato per tutto il secondo tempo di fronte a un Messina inerme, come ormai accade da troppe giornate. Gli uomini di Grassadonia non hanno più forze fisiche e mentali per star dietro al Martina, che torna alla vittoria dopo quattro giornate.
I peloritani sono in crisi nera. Quinta partita consecutiva senza vittoria e soli tre punti raccolti nelle ultime cinque uscite con un solo gol messo a segno contro l'Aversa, ultima in classifica. E il futuro appare tutt'altro che sereno in riva allo Stretto. Sabato, al San Filippo, la squadra di Grassadonia affronterà il Catanzaro, prima di incontrare le corazzate Benevento e salernitana, divise dalle due gare salvezza contro Ischia e Savoia.
E' il momento della stagione in cui è necessario vengano fuori gli uomini con gli attributi, ammesso che in questa squadra, soliti noti a parte, ne siano rimasti.