#Messina. Consiglio CCIAA, Picciotto in Commissione Attività Produttive
Il presidente di Confcommercio Messina Carmelo Picciotto è stato sentito ieri pomeriggio a Palermo dai componenti la Commissione parlamentare regionale alle Attività Produttive sulla vicenda relativa alla Camera di Commercio peloritana.
Picciotto ha prodotto un corposo dossier attraverso il quale ha esposto l'annosa questione dell'insediamento del Consiglio camerale, bloccato per ben tre anni dall'assessorato regionale alle Attività produttive.
Fra lo stupore dei parlamentari presenti per la narrazione dei fatti, è emersa chiaramente la volontà della Commissione presieduta dall'onorevole Bruno Marziano di approfondire una vicenda che presenta diversi lati oscuri. L'onorevole Bernadette Grasso ha anche chiesto reiteratamente che il nuovo bando fosse quanto meno sospeso in autotutela dal governo regionale.
Particolarmente pungente l'intervento dell'onorevole Giancarlo Cancelleri del Movimento 5 Stelle, che ha posto l'accento sul metodo utilizzato dall'assessorato guidato per anni da un esponente di Confindustria, Linda Vancheri, per stessa ammissione del presidente crocetta.
Per la Confcommercio Sicilia era presente il direttore generale Totò Scalisi. All'audizione, vista l'assenza dei rappresentanti dell'esecutivo, è stato invitato il direttore generale del Dipartimento alla Attività Produttive Alessandro Ferrara, al quale sono stati mossi dai parlamentari presenti, soprattutto i messinesi Bernadette Grasso e Nino Germanà, numerosi rilievi.
“Dopo l'audizione -ha commentato Picciotto- sono moderatamente soddisfatto perché finalmente qualcuno alla Regione ha inteso ascoltare le nostre ragioni. Ritengo che i parlamentari abbiano compreso attraverso la produzione di un corposo dossier il metodo utilizzato per congelare l'insediamento del Consiglio camerale. A quanto pare l'incontro ha prodotto già qualche effetto se è vero che l'assessorato ha chiesto un parere legale all'Avvocatura. In conclusione, mi auguro che Rosario Crocetta intervenga nella duplice veste di presidente e assessore per dare un segnale di discontinuità rispetto al passato annullando il nuovo bando“.