#Messina. CGIL e CISL: “Via i vertici dell’Ente Teatro”
La gestione è ritenuta fallimentare e i sindacati chiedono all'assessore regionale Anthony Barbagallo e al sindaco di Messina Renato Accorinti l'azzeramento delle nomine del Consiglio di amministrazione e della presidenza dell'Ente Teatro di Messina. La richiesta è stata ufficializzata stamane, durante un sit-in di protesta organizzato stamane dalla FP CGIL e dalla CISL FP. In discussione non ci sono solo la mancata approvazione del bilancio di Previsione e i debiti fuori bilancio, ma anche il reperimento dei fondi necessari per garantire la programmazione degli spettacoli della stagione 2016-2017. Gli impiegati amministrativi, i professori d'orchestra e le maestranze tecniche che hanno partecipato alla protesta hanno ribadito ancora una volta detto che la prossima stagione “non potrà decollare se la Regione Sicilia non provvederà al trasferimento di nuove risorse” e hanno chiesto ai segretari generali di FP CGIL Clara Crocè e CISL FP Calogero Emanuele di inoltrare una richiesta immediata di incontro con l'assessore Barbagallo.
“Ci chiediamo che cosa stiano facendo la classe politica della nostra città e anche il sindaco -hanno dichiarato Clara Crocè, Calogero Emanuele e il coordinatore del Comparto Regione Rosa Raffa– che sembra non avere a cuore le sorti del Teatro Vittorio Emanuele, mentre aumenteranno i messinesi che frequenteranno i teatri di Catania. Ormai è sotto gli occhi di tutti che la gestione del Teatro è fallimentare -incalzano i dirigenti sindacali. Chiederemo all'assessore Barbagallo e al sindaco Accorinti di azzerare le nomine del presidente e del CdA”.
I sindacati ricordano che tecnici, orchestrali e sarte, almomento anche senza il sostegno degli ammortizzatori sociali, “ancora aspettano il pagamento degli stipendi di maggio e giugno (alcuni anche da più mesi). Somme che non si possono corrispondere se non sarà approvato il Bilancio di Previsione 2016. I lavoratori auspicano che al più presto si possa definire l'approvazione di questo agognato bilancio e che la richiesta dell'invio di nuove risorse da parte dell'amministrazione regionale non cada nel vuoto perché per Messina la chiusura del teatro sarebbe l'ennesima sconfitta sia per la perdita di posti di lavoro che di una struttura che dovrebbe avere come compito primario la diffusione della cultura”.