#Messina. Caos Ente Teatro: la FP CGIL all’attacco su tardati pagamenti e atti dubbi

Clara Crocè segretario generale FP CGIL Messina

A metà marzo l'Ente Teatro di Messina è riuscito solo a pagare lo stipendio di gennaio, l'anticipo del 70% del FAMP (Fondo di amministrazione per il miglioramento delle prestazioni) e la vacanza contrattuale. Ancora da pagare il salario di febbraio e la liquidazione delle fatture agli orchestrali con Partita Iva.

Di questo e di altro si è discusso durante l'assemblea dei lavoratori del Teatro Vittorio Emanuele convocata dal segretario generale della FP CGIL di Messina Clara Crocé con il coordinatore del comparto Regione Rosa Raffa.

I ritardi nei pagamenti sono stati determinati dalla lentezza della Regione Sicilia nel trasferire i fondi del secondo semestre 2015, ma la FP CGIL punta il dito contro il soprintendente Nino Saija, accusato di eccessiva autonomia e di essere il responsabile del ritardo con il quale “sta provvedendo alla piena applicazione dei contratti, che sta comportando una grave perdita economica sia al personale a tempo indeterminato che determinato, quali tecnici esterni, sarte e orchestrali. Riteniamo necessario equiparare il trattamento giuridico ed economico dei dipendenti del teatro a quello dei dipendenti della Regione Sicilia, come prevede la delibera di Giunta regionale 370 del 17 dicembre 2014″.

I dipendenti dell'Ente Teatro chiedono la piena applicazione di tutte le voci contrattuali: indennità, buoni pasto, indennità di rischio, turnazione. Dito puntato anche contro la mancata definizione degli atti propedeutici alla riorganizzazione dell'ente. “Abbiamo chiesto di discutere l'organigramma e il funzionigramma di tutto il personale -dichiarano Crocè e Raffa. Atti che non possono essere adottati in modo unilaterale dal soprintendente“.

La FP CGIL ha inviato una all'assessore e al Dirigente Generale del Dipartimento del Turismo Sport e Spettacolo della Regione per chiedere chiarimenti rispetto alle delibere 23 e 22 dell'11 maggio scorso approvate dal Consiglio di Amministrazione dell'Ente Teatro, con le quali è stato modificato lo statuto ed è stato adottato il nuovo Regolamento di organizzazione, entrambi esitati senza il previsto passaggio con i sindacati.

“Alle nostre richieste il soprintendente Saija ha risposto che gli atti risultano approvati a causa del silenzio assenso da parte dell'Organo Tutorio -puntualizza il segretario generale Crocè. Noi non abbiamo elementi certi sulla legittima predisposizione del Regolamento di Organizzazione non essendo a conoscenza se lo stesso sia stato redatto sulla scorta di un regolamento tipo approvato con delibera adottata dalla Giunta Regionale. Con il nuovo statuto il soprintendete accentra sulla sua figura nuove competenze non previste dalla legge istitutiva dell'Ente Teatro e su questo punto pretendiamo chiarezza”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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