#Messina. Busta paga da zero euro per lavoratore Telecom

telecom_italia_tim_SiciliansBrutta sorpresa per un dipendente del Centro Lavori di Messina di Telecom Italia, che di recente è diventata solo TIM, che nell'ultima busta paga si è visto accreditare la principesca somma di zero euro. A denunciarlo il segretario regionale della SLP CGIL Sicilia e il segretario generale di Uilcom UIL Messina Nino Di Guardo. “La sgradita sorpresa alla verifica della busta paga del mese in corso -spiegano i due dirigenti sindacali- per presunte (ma inesistenti) assenze non giustificate del mese precedente”. Il dipendente però ha lavorato regolarmente. L'azienda ne ha preso atto, ma i dirigenti “sollecitati sulla vicenda dai sindacati, invece di mettersi a disposizione del malcapitato intervenendo per eliminare i disagi recati a lui ed alla sua famiglia, hanno pensato bene di rinviare la soluzione a data da destinarsi”. Una vicenda senza precedenti e al momento inspiegabile.

“E' assurdo che un'azienda come Telecom Italia, che paga stipendi milionari ai suoi dirigenti e spende milioni in pubblicità varie -commenta Pippo Di Guardo- non riesca a provvedere immediatamente a sanare una situazione di disagio creata a un proprio dipendente, facendo accreditare immediatamente la misera somma di 1.500 euro, lasciando così di fatto, una famiglia intera in crisi”.

“Non comprendiamo -aggiunge Nino Di Guardo- come possano accadere talune assurdità. Ricordo a me stesso ed a tutti, come un tempo la vecchia e gloriosa SIP sostenesse a tutti i i propri dipendenti, mettendosi a disposizione e permettendo loro di avere anche aiuti economici extra. Oggi invece Telecom Italia non riesce a rimediare (e in modo sollecito) a un errore aziendale, mettendo in crisi una intera famiglia con tutte le difficoltà del caso”. I segretari generali di SLP CGIL Sicilia e di Uilcom UIL Messina si augurano che questa incresciosa vicenda sia sanata il più rapidamente possibile dalla'azienda e, soprattutto, che fatti del genere non si verifichino più”.

Elio Granlombardo

Ama visceralmente la Sicilia e non si rassegna alla politica calata dall’alto. La “sua” politica è quella con la “P” maiuscola e non permette a nessuno di dimenticarlo. Per Sicilians segue l'agorà messinese, ma di tanto in tanto si spinge fino a Palermo per seguire le vicende regionali di un settore sempre più incomprensibile e ripiegato su se stesso. Non sopporta di essere fotografato e, neanche a dirlo, il suo libro preferito è “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.

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