#Messina. ATM allo sbando, domani sciopero di 8 ore dell’OrSA
Otto ore di sciopero per dire basta alle politiche sindacali dell'ATM. La protesta dell'OrSA inizierà domani alle 9 e si concluderà alle 17.
“Da tempo denunciamo la totale mancanza di contrattazione -scrivono i rappresentanti sindacali. Questi comportamenti sono tipici delle imprese a conduzione familiare, ma non sono tollerabili in un'azienda pubblica, nella quale le azioni, le informative, le promozioni, gli spostamenti, i carichi e gli orari di lavoro sono per legge da concordare ai tavoli sindacali e non disposti unilateralmente come se la proprietà pubblica fosse già dismessa e concessa al privato“.
Ma l'OrSA attacca anche le altre sigle sindacali, che “a livello di segreterie provinciali hanno bocciato pubblicamente l'operato della nuova direzione, ma a livello aziendale raccolgono le firme per compiacere il capo, si soddisfano con una semplice informativa che decide sui nastri lavorativi, sugli spostamenti del personale, sulla chiusura dei capilinea, sulle promozioni ad personam, sulla distribuzione del personale, sulla ripartizione dello straordinario, sull'assegnazione di una turnazione fissa, con discriminazione di gran parte dei lavoratori, anche non iscritti, che seppure intimoriti dalle celate ritorsioni aziendali, ci chiedono di intervenire”.
Numerosi i problemi denunciati dall'OrSA. A partire dagli “ausiliari abbandonati a loro stessi e costretti a lavorare sulla strada senza alcuna sicurezza per supplire (senza gratificazione economica) anche la carenza di personale dei Vigili Urbani, che si trovano a essere coordinati da colleghi inesperti la cui promozione ad personam a parametro superiore avevamo annunciato e denunciato in tempi non sospetti”.
Problemi anche con “il personale di vendita che lamenta problemi inerenti la sicurezza, con il personale di verifica che deve portare numeri a un'azienda che non fa formazione e nega ai lavoratori il parametro equivalente al servizio svolto. L'autoritarismo e l'arroganza della direzione aziendale hanno innescato disparità di trattamento tra contrattisti e ausiliari riparametrati, contrattuali o sulla turnazione e persino per condurre i nuovi bus, così i protetti si apprestano a condurre linee fisse per poi magari usufruire di straordinario”.
Pesanti accuse dell'OrSA anche per i “protetti che pur in possesso di patente non hanno mai condotto un autobus ma sono stati imboscati da una politica becera e meschina, mentre si spendono soldi pubblici per assumere autisti con contratto a scadenza”.
Inoltre, visto che la domenica e nei giorni festivi i biglietti sono introvabili, si determinano perdite economiche per le casse aziendali, mentre a dispetto dell'incremento delle corse dei tram, che “grazie all'impegno a costo zero dei conducenti sono passati da 30 a 18 minuti di stacco, anche se non è in programma l'incremento dei mezzi e ormai sono utilizzabili solo 6 o 7 vetture. L'utenza lamenta percorsi e orari che non incontrano le richieste di cittadini e studenti, come la corsa del 78 e del 77 che si distanziano di appena 5 minuti, per cui gli studenti di Faro Superiore uscendo dalla scuola non riescono a prendere né l'uno né l'altro”.