#Messina. Alla Provincia assistenza ai disabili con ribassi del 100%

Un servizio di assistenza agli studenti disabili frammentato in 5 lotti sul territorio provinciale, appalti assegnati senza bando e con ribassi del 100%.
Succede alla ex Provincia regionale di Messina. Ieri riunione tempestosa tra amministrazione, sindacato e la cooperativa che gestisce il servizio, la Progetto Vita, che solo adesso sta pagando agli operatori gli stipendi di settembre.
Ma i salari erogati in ritardo sono solo la prima conseguenza dell'avere proposto da una parte e accettato dall'altro la follia di un servizio di assistenza agli studenti disabili con un ribasso del 100%.
Il risultato è che adesso la cooperativa non ci sta più nei costi e parla di riduzione delle ore (da 30 a 27 la settimana) e di licenziamenti.
Un'ipotesi alla quale la FP Cgil di Messina, che ha sempre contestato questo modus operandi, ha risposto con un secco no. “Abbiamo più volte stigmatizzato il comportamento delle cooperative che hanno partecipato a una gara insostenibile, addirittura offrendo un ribasso del 100% -dichiara Clara Crocè, segretario generale della FP Cgil di Messina. Scelta che inevitabilmente avrà con effetti negativi non solo sui lavoratori ma anche sui ragazzi da assistere. La Progetto Vita si difende sostenendo che al bando avrebbero comunque partecipato altre cooperative e che la loro scelta è stata ponderata in quanto conoscono il servizio e il territorio.
Dichiara di avere chiesto chiarimenti alla Provincia in merito agli oneri incomprimibili previsti dal capitolato speciale di appalto. Ma al di là di tutto, facendo due conti è evidente l'intenzione della cooperativa di ridurre il numero delle ore e tagliare i posti di lavoro”.
Per quanto riguarda il lotto di Messina, gli assistenti che svolgono il servizio nelle scuole medie superiori sono 27. Stando al capitolato speciale di appalto, le ore da coprire sono 215.109,18 e ogni singolo operatore costa 17,81 euro per 122 giorni. “Dal calcolo effettuato -spiega la dirigente sindacale- si ricava che le ore a disposizione per Messina sono 99, che divise per 22 operatori (la previsione minima da capitolato) comporteranno un utilizzo dei lavoratori per un massimo di 4 ore e mezza al giorno.
Il tutto, si traduce con una riduzione dei contratti da 30 a 27 ore e in cinque lavoratori che saranno licenziati. Tra l'altro, la cooperativa ha comunicato che senza questi tagli una volta terminate le ore previste dal contratto per oneri incomprimibili non garantirà più il servizio completo ma solo il mezzo di trasporto e il gasolio”. A questo punto l'amministrazione provinciale ha reagito duramente e sono volate le minacce reciproche di adire a vie legali.
“Anche se con grande amarezza -commenta ancora il segretario generale della FP Cgil- siamo costretti a dire che avevamo ragione. Il tipo di gara bandita dalla Provincia ha comportato confusione e caos. Forse è il caso di rivedere tutto, visto che i lavoratori sono alla fame e ai ragazzi sono stati drasticamente ridotti i servizi”.
In ogni caso, il sindacato ha già dichiarato che non consentirà né i licenziamenti né la riduzione delle ore, a tutela soprattutto degli studenti che hanno bisogno dell'assistenza. “I ragazzi con disabilità sono aumentati e molti di loro richiedono il rapporto 1/1 -chiosa la Crocè. Hanno diritto a una assistenza adeguata, ma il bando di gara proposto dalla Provincia ha considerato l'affidamento del servizio alla stregua della costruzione di un muro o della riparazione di una buca nelle strade, senza tenere in alcun conto l'aspetto umano di questo servizio”.
La FP Cgil ha chiesto alla Progetto Vita l'apertura di un tavolo tecnico per ciascuno dei lotti nei quali il servizio è stato frammentato sul territorio provinciale, per fare chiarezza sia sul numero degli operatori necessari che dei ragazzi da assistere. All'amministrazione provinciale ha chiesto invece di verificare tramite l'ASP 5 la gravità della disabilità di ogni studente, così da rimodulare il numero degli assistiti.