#Messina. Al Clan Off Teatro in scena Roberto Latini con Noosfera Lucignolo
In programma una due giorni di teatro e approfondimenti in collaborazione con Rete Latitudini. Noosfera Lucignolo sarà in scena sabato 6 maggio, unico spettacolo alle 21.30 e domenica 7 maggio alle 18.30.
Dal personaggio immaginario descritto da Collodi nelle avventure del suo Pinocchio e attraverso l'esplorazione della scrittura che diventa scenica, nasce uno spettacolo che si s-compone intorno alla riflessione dei testi e sui processi per la rappresentazione. Ecco Noosfera Lucignolo, di e con Roberto Latini, premio UBU 2014 come Miglior Attore; musiche originali di Gianluca Misiti, luci di Max Mugnai.
Ritorna a Messina la compagnia Fortebraccio Teatro per un imperdibile appuntamento nell'ambito della stagione È tempo di teatro, direzione artistica di Mauro Failla e Giovanni Maria Currò, penultimo spettacolo di una rassegna dai grandi nomi, che ha animato lo spazio di via Trento. Per l'occasione, in collaborazione con la Rete Latitudini, il Clan Off Teatro ospiterà, venerdì pomeriggio, alle 15, l'incontro Le Metamorfosi di Ovidio in scena, seminario-incontro con Roberto Latini, a cura di Vincenza Di Vita e Gigi Spedale nell'ambito del progetto Matamorphosis curato da NaxosLegge e Rete Latitudini.
Sabato 6 maggio, alle 11, nell'Aula Magna Cospecs, l'attore e regista Roberto Latini incontrerà studenti e pubblico nell'ambito del progetto Scritture di Scena, promosso dal Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e Studi Culturali (COSPECS) in collaborazione con Rete Latitudini e UniversiTeatrali, con l'obiettivo di attivare il dialogo tra artisti, studenti, critici e spettatori. La conversazione è introdotta da Katia Trifirò, dialoga con gli artisti Vincenza Di Vita (critico teatrale e dottore di ricerca in Scienze Cognitive).
Lucignolo è il primo movimento di un programma intitolato Noosfera, parola che sintetizza e definisce la sfera del pensiero umano e che prosegue con Noosfera Titanic e Noosfera Museum. “Penso al Pinocchio di Collodi come a un piccolo manuale dell'italianità. Lucignolo è una delle figure più interessanti. La sua relazione col protagonista, la sua funzione-chiave all'interno della vicenda, mi sembrano addirittura meno importanti del desiderio che Lucignolo ha di andarsene – osserva Roberto Latini – Andare via, ancora prima di una destinazione, ancora prima di un qualsiasi Paese dei balocchi, corrisponde a tanto diffuso sentire.
La ricerca di un futuro diverso, fatalmente prima di un futuro migliore, è quanto muove questo personaggio. Senza riferimenti ad alcuna metafora educativa, senza le comodità principali letture, Lucignolo è capace della ricchezza di tante sfumature, che danno nuova luce a quanto sembra essere invece fatalmente il suo destino. È il figlio di un malessere che non si accontenta della sola aspirazione, non si consola, agisce, inseguendo la certezza di un miraggio e paga il conto del proprio sogno. Viva Lucignolo!, ho pensato, e la sua sfacciata ignoranza, piuttosto che il perbenismo desolante di questa cultura”.
Fortebraccio Teatro è una compagnia teatrale riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali dal 1999. Volta alla sperimentazione del contemporaneo, alla riappropriazione dei classici e alla ricerca di una scrittura scenica originale, vive della collaborazione artistica di Roberto Latini, Gianluca Misiti e Max Mugnai.
Roberto Latini, attore, autore e regista, si è formato a Roma presso lo Studio di Recitazione e di Ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo, dove si è diplomato nel 1992. Vincitore negli anni dei premi intitolati Wanda Capodaglio, Prova d'Attore, Bruno Brugnola e Sergio Torresani, ha ricevuto il Premio Sipario nell'edizione 2011, il Premio UBU 2014 come Miglior Attore e il Premio della Critica dall'Associazione Nazionale dei Critici di Teatro nel 2015. Direttore del Teatro San Martino di Bologna dal 2007 alla primavera del 2012, è il fondatore della compagnia Fortebraccio Teatro.