#Messina. Aggressioni ai controllori ATM, Gioveni: “Accordi con associazioni”

Un tabellone dell'ATM, simbolo di un'azienda allo sfascio
Un tabellone dell'ATM, simbolo di un'azienda allo sfascio

Dopo l'ennesima aggressione a un controllore dell'ATM, il consigliere comunale UDC chiede maggiore sicurezza sui mezzi e propone dei protocolli d'intesa con le associazioni di volontariato cittadine.

In un'interrogazione inviata al sindaco di Messina Renato Accorinti, all'assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola e al direttore generale dell'Azienda Trasporti Giovanni Foti, Gioveni ricorda che a maggio 2013 l'ATM, grazie a un protocollo d'intesa firmato con l'UNAC Onlus, l'Unione Nazionale Arma dei Carabinieri, “aveva permesso in via sperimentale per un mese la vendita dei biglietti su tutte le vetture del tram.

Una sorta di sperimentazione educativa, che oltre a limitare l'evasione del pagamento dei tagliandi e a offrire un servizio in più agli utenti, consentiva di vigilare efficacemente sulla condotta degli stessi. L'esperimento riuscì benissimo, ma nonostante la disponibilità dei volontari dell'UNAC, non venne più rinnovato”.

 Secondo l'esponente UDC, “gli ultimi due episodi violenti, uno sabato scorso e l'altro ieri su un autobus per Giampilieri, insieme alla condivisa volontà di combattere il dannoso fenomeno del portoghesismo, ci devono far riflettere sulla necessità di perseguire delle simili soluzioni che avevano raccolto anche il consenso degli utenti, che a bordo si sentivano senz'altro più sicuri nel vedere delle persone in divisa”.

I protocolli d'intesa dovrebbero essere allargati anche ad altre associazioni di volontariato, oltre all'UNAC. Ad Accorinti, Cacciola e Foti, Gioveni chiede quindi se “intendano valutare la possibilità di stipulare a breve termine dei protocolli d'intesa con alcune associazioni di volontari per garantire maggiori controlli e adeguati livelli di sicurezza al personale e agli utenti sui mezzi di trasporto pubblico, con eventuale annessa vendita a bordo dei tagliandi”.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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