Merì, seduta del consiglio comunale aperta ai ragazzi delle scuole ricordando la Shoah

WhatsApp Image 2019 02 05 at 11.28.32 1MESSINA. Ieri alle 9.30 nell'aula consiliare del comune di Merì si è svolta una seduta aperta del consiglio per un momento commemorativo delle vittime della Shoah. Presenti gli alunni della scuola primaria e secondaria dell'Istituto Comprensivo D'Alcontres e una rappresentanza della sede centrale di Barcellona Pozzo di Gotto uniti ad un gruppo di ragazzi dell'ITET Da Vinci di Milazzo. Momenti toccanti hanno caratterizzato la manifestazione. La docente Gloria Zucconi ha mostrato e commentato una presentazione curata dai ragazzi del Da Vinci, in cui si sottolinea l'esistenza di numerosi genocidi che affliggono diverse parti del mondo ancora ai giorni nostri. Un'analisi prettamente sociologica sulla mattanza del popolo ebraico è stata quella di Antonio Pino, che rivolgendosi alle giovani generazioni presenti ha affermato che “Noi siamo storia” e come tali non possiamo chiuderci nella nostra individualità, sperando che il male colpisca sempre gli altri e che sia sufficiente voltarsi dall'altra parte fingendo che nulla sia accaduto. Uno dei momenti più commoventi è stata la testimonianza di Katia Caraudo, ospite speciale che ha raccontato la storia del nonno Vito Giunta, eroico maresciallo dei Carabinieri che ha salvato la vita a numerosi ebrei evitandone la deportazione. Anche i ragazzi delle scuole invitate hanno arricchito la manifestazione con lavori personali, video e rappresentazioni recitate, dimostrando, malgrado la loro tenera età una grande sensibilità e maturità riguardo all'argomento trattato. Il sindaco e l'amministrazione comunale esprimono la loro soddisfazione per la riuscita dell'evento, il quale non è stato solo commemorazione ma percorso educativo finalizzato alla riflessione per non ripetere più errori e orrori del passato. Un ringraziamento particolare giunge inoltre dal palazzo municipale alle dirigenti scolastiche Patrizia Italia e Stefania Scolaro, allo studio Horus per la collaborazione all'evento e a quanti sono intervenuti. “L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l'apatia morale di chi si volta dall'altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l'indifferenza”.

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