Lutto a Messina, addio a Enza Sofo, indimenticabile vicesindaco della Giunta Providenti

MESSINA. Stava male da tempo ma non lo sapeva quasi nessuno. Discreta, intelligente, ironica come sempre, Enza Sofo se n'è andata in silenzio, con il garbo e la signorilità che l'hanno contraddistinta anche durante le vertenze più dure e le questioni più spinose che hanno segnato il suo mandato come vicesindaco della Giunta Provvidenti tra il 1994 e il 1998. Inspiegabilmente, nonostante le cose meravigliose fatte nel campo dei servizi sociali soprattutto per gli anziani, non fu eletta in Consiglio comunale alle amministrative del '98. Chi venne dopo di lei smantellò in maniera sistematica tutto quello che aveva costruito in quei meravigliosi quattro anni durante i quali, nonostante le numerose scivolate dell'esecutivo (ma a memoria non ne ricordiamo di sue) Messina sembrò una città nella quale per la prima volta i diritti erano diritti e non favori. Incassata la sconfitta, Enza Sofo tornò alla vita di prima senza mai rilasciare una sola parola contro chi era venuto dopo di lei, dividendosi tra il lavoro di docente universitaria, la famiglia e il volontariato. Il vuoto che lascia, e non è retorica, è davvero incolmabile. Sit tibi terra levis, indimenticabile Enza.

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Enza Sofo

 

Nata a Sinopoli il 16 ottobre 1951, Enza Sofo conseguì la laurea in Scienze biologiche presso l'Università degli Studi di Messina il 22 novembre 1973 e presso la stessa sede si è specializzata in Microbiologia nel giugno 1977. Nominata assistente incaricato dal 6 maggio 1974 al 30 novembre 1979, dal 1 dicembre 1979 è diventata assistente ordinario, quale vincitrice di concorso per un posto di assistente ordinario presso l'Istituto di Patologia generale dell'Università di Messina. Dal 1 novembre 1984 è professore associato di Patologia generale e dal 23 febbraio 1988 professore associato confermato. Ha ricoperto dal 1994 al 1998 la carica di vicesindaco e di assessore ai Servizi Sociali e alla Sanità del Comune di Messina. L'attività didattica è documentata dalle lezioni accademiche del corso ufficiale di Patologia generale, tenute fino all'anno accademico 1989-90 agli studenti del vecchio ordinamento del corso di laurea di Medicina e Chirurgia e dal 1990-91 ad oggi dalle lezioni del corso integrato di Patologia e Fisiopatologia generale per gli studenti del nuovo ordinamento (Tab. XVIII e seguenti) del CdS in Medicina e Chirurgia. Insegna Patologia generale anche nei CdS di Tecniche di radiologia medica, per immagini e Radioterapia e tecniche di laboratorio biomedico. Intensa ed impegnativa la sua attività didattica del corso di patologia generale nelle scuole di specializzazione in Allergologia ed immunologia, Malattie infettive e fisica sanitaria, nel corso di perfezionamento in Criminologia e nel Master di II livello in Criminologia e nel dottorato di ricerca in Igiene degli Alimenti. L'attività di ricerca ha riguardato l'azione delle prostaglandine (PGs) sull'espressione di alcuni epitopi dei linfociti T, sulle immunoglobuline di membrana e su alcuni markers linfocitari in soggetti normali e in pazienti neoplastici. Particolare attenzione è stata prestata allo studio di alcune anomalie immunologiche nel corso di infezione da e al ruolo esercitato dalle PGE2 e PGF2alfa nella risposta in vitro ai mitogeni dei linfociti umani periferici, sia di soggetti sani che di soggetti sieropositivi per HIV. Altri studi hanno avuto per oggetto i rapporti tra PGE2, interleuchina 2 (IL-2) e recettori per IL-2 in corso di attivazione linfocitaria con PWM. Interessanti, per le possibili ricadute cliniche, gli studi attualmente in corso riguardanti la maldistribuzione di cellule immunocompetenti, le modificazioni del network citochinico e le alterazioni dei meccanismi apoptotici in alcune patologie da disregolazione immunitaria come la Sarcoidosi (in collaborazione con la Clinica delle malattie Respiratorie), la Sclerosi Multipla (in collaborazione con l'IRCCS “Centro Neurolesi” e l'Endometriosi (in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Ginecologiche).

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.