Lucia Sardo inaugura la “Naskers-Naso Buskers Festival”
Naso, Messina. Dove ti affacci vedi vulcani: lo Stromboli in mezzo al mare, l'Etna nel bel mezzo della terra di Trinacria. Tutto questo è molto siciliano e Naso è un luogo molto siciliano. La nobile città di Naso che vanta un santo concittadino, San Cono Navacita, il quale, si narra, fermò i saraceni con la mano, è siciliana soprattutto nella vocazione per lo spettacolo.
L'antica Grecia si fa sentire, già dalle origini del nome Nesos, e la rappresentazione è una costante nella vita quotidiana, sui volti, nei gesti, nei tempi di entrata e uscita di scena dei suoi abitanti. Gattopardeschi, fatalisti, barocchi: i nasitani.
Ma dalla chiusura del Teatro Alfieri, che ancora ai primi del Novecento accoglieva le tournée delle compagnie più rinomate e che dovrebbe riaprire presto, si sentiva la mancanza di un evento artistico vero e proprio.
Con “Naskers-Naso Buskers Festival”, terza edizione della sarabanda degli artisti di strada (in programma oggi e domani), giocolieri, acrobati, equilibristi, danzatori, attori e clown popoleranno le storiche strade, fra i palazzi suggestivi, gli scorci sulle Eolie e sui Nebrodi.
Fra i performer italiani e stranieri sono attesi Anita Bertolami, una fantasista che crea davanti al pubblico una galleria di personaggi ammalianti che si muovono in un'atmosfera silenziosa e immaginifica, il magistrale giocoliere Poppy Juggler, il raffinato comico ed equilibrista Marcos Masetti, gli Inerzia che, è il caso di dirlo, giocano con il fuoco, la danza e il teatro nello spettacolo “Il chiostro”, la Compagnia Circo Lya in scena con “La combinazione”, sensuale, elegante e spericolato. All'Orchestra Cumbia Mela è affidato il concerto finale di suoni colombiani e cileni.
L'attrice siciliana Lucia Sardo, famosa per i “Cento passi” di Giordana e altre prove molto incisive, inaugura il festival con “La Nave delle Spose”, uno spettacolo sulle donne siciliane sposate per procura e spedite inAmerica. Un omaggio, in tempi di rinnovata violenza , all'intelligenza e alla capacità femminile di essere forti nella sensibilità.
Le precedenti edizioni di Naskers sono state un grande successo, anche se non sono mancati i malumori di chi identifica i buskers come sfaccendati giramondo in cerca di grane. La versione aggiornata dei “capelloni”di sessantotesca memoria fra i quali, magari, c'erano anche The beatles.
Invece i nasitani che ospitano nelle loro case questi signori con orecchini da pirata, occhi bistrati e baffi all'insù come nell'Ottocento li vede provare ore e ore nei giardini, professionisti seri, come i performer che si esibiscono nei teatri con il sipario e il tetto. Chi confida in San Cono gli chieda cieli stellati.